Benzina scontata, anche no: i prezzi tornano a salire

“La festa appena cominciata è già finita” cantava Sergio Endrigo. Nuovo aumento dei prezzi di benzina e diesel nel nostro Paese, dopo i ribassi della settimana scorsa legati al taglio delle accise. Stando a quanto segnalato dalla Staffetta Quotidiana, a spingere sarebbero stati gli aumenti dei listini dei prezzi consigliati registrati tra giovedì e sabato, sull’onda lunga di una tendenza al rialzo delle quotazioni internazionali che la settimana scorsa sono aumentate di quasi sei centesimi al litro per la benzina e di circa dieci centesimi per il gasolio.

Da Roma a Torino, da Milano a Palermo sono stati notati gli aumenti dei prezzi del carburante. Così il gasolio in self-service è sopra l’1,8 euro al litro, la benzina in modalità servito è sopra i 2 euro al litro negli impianti dei maggiori marchi. Ecco quanto ha indicato l’AdnKronos: “Le medie dei prezzi praticati dell’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico vedono la benzina self-service a 1,840 euro/litro (+25 millesimi, compagnie 1,843, pompe bianche 1,834), il diesel a 1,833 euro/litro (+35, compagnie 1,830, pompe bianche 1,839). Il Gpl servito è a 0,852 euro/litro (+2, compagnie 0,851, pompe bianche 0,854), il metano servito a 2,192 euro/chilo (-47, compagnie 2,280, pompe bianche 2,123), Gnl 2,126 euro/chilo (-6, compagnie 2,158 euro/chilo, pompe bianche 2,097 euro/chilo)”.

Le ultime parole famose…

Nemmeno una settimana fa l’Unione nazionale consumatori (Unc) aveva commentato che il calo dei prezzi dei carburanti rappresentava un “pannicello caldo”. Il presidente dell’associazione, Massimiliano Dona, aveva tra l’altro specificato: “Il taglio di 25 centesimi delle accise basterà per tornare ai valori pre-conflitto solo per la benzina, non per il gasolio”. Ovvero: “Calcolando l’Iva al 22 per cento, i prezzi, diminuendo di 30,5 centesimi, arriverebbero per la benzina in modalità self service a 1,832 euro al litro, mentre per il gasolio a 1,820 euro al litro”. E quest’ultimo è “superiore a quello rilevato il 28 febbraio, ossia subito dopo lo scoppio della guerra del 24 febbraio, pari a 1,740 euro al litro. Per la benzina, invece, il valore inferiore è del 7 febbraio, quando era 1,819 euro al litro”.

Lo sconto in Friuli-Venezia Giulia

Massimiliano Fedriga, sui propri profili social, ha affermato: “Grazie alla Regione ad aprile fare il pieno costerà meno che in Slovenia. Una misura tempestiva, fortemente voluta per contrastare il rincaro dei prezzi e sostenere in modo concreto i cittadini”. Il provvedimento, come sottolineato da una nota del Friuli-Venezia Giulia, ha come obiettivo quello di aumentare lo sconto regionale sul prezzo del carburante alla pompa, a cominciare dal primo aprile.

“Una misura tempestiva – ha ribadito il governatore del Friuli-Venezia Giulia, Fedriga – che permette di dare una risposta immediata ai cittadini della nostra regione, a seguito dell’impennata dei prezzi del carburante in un periodo di crisi economica che ha determinato una notevole contrazione del potere d’acquisto delle famiglie del Friuli-Venezia Giulia, alle quali l’Amministrazione ha sempre inteso portare sostegno con agevolazioni nei più diversi settori”. La delibera, per la cronaca, dovrà passare al vaglio della commissione consiliare competente e a seguire tornerà in giunta per l’ok definitivo.

Aggiornato il 28 marzo 2022 alle ore 15:51