I benefici del libero scambio per l’Italia

I trattati di libero scambio producono benefici per tutti quelli che vi prendono parte. Lo conferma il Focus di Giacomo Da Ros, intern presso l’Istituto Bruno Leoni, intitolato “I benefici del libero scambio: il caso dell’Italia”. Il Focus passa in rassegna gli effetti dei trattati di libero scambio che hanno coinvolto l’Italia e sono entrati in vigore nell’ultimo decennio (Corea del Sud, Giappone, Canada, Messico, Cile, Perù-Colombia-Ecuador, America centrale).

Scrive Da Ros: “L’analisi evidenzia come i trattati di libero scambio siano un importante strumento a diversi livelli per l’Unione europea. Innanzitutto, questi contribuiscono a incrementare i flussi commerciali con i partner con i quali vengono stipulati. In particolare, nei settori in cui i Paesi dell’Unione si distinguono, il meccanico e l’agroalimentare, l’agevolazione del commercio aiuta a proiettare soft power. Secondariamente, ma in maniera ugualmente importante, l’effetto che hanno nel promuovere il ruolo geopolitico dell’Unione rispetto agli altri due grandi blocchi (Usa, Cina) e nell’avanzare standard ambientali e sociali in linea con i valori europei rimane estremamente rilevante”.

Aggiornato il 17 febbraio 2022 alle ore 14:08