Caro carburanti, sicuro che la colpa sia della speculazione?

Federpetroli: molte tasse e idrocarburi comprati all’estero invece di utilizzare quelli italiani

Hai appena tirato un sospiro di sollievo nel ritrovarti a camminare senza mascherina, mentre le aziende recuperano quanto perso negli anni del Covid, quando si affaccia un altro problema: l’inflazione.

Ci sono ottimi metodi per dare fiato all’inflazione e così rimangiarci i bonus Covid e uno stipendio che già è asmatico. Per esempio un aumento dei prezzi attivato dal rialzo di petrolio e gas.
Le conseguenze sono persino ovvie: aumentano le bollette a partire da luglio: +9,9 per cento per l’elettricità domestica e +15,3 per la bolletta del gas. Inutile il tranquillante aggiunto da Arera (Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente, che consiste in 1,2 miliardi.

Secondo Quotidiano Energia senza l’extra spesa dello Stato (taglio alla tassazione e sostegno alle famiglie bisognose) l’aumento dell’elettricità sarebbe stato del 20 per cento. Prorogati comunque gli sconti alle Piccole e medie imprese.

Come ovviare? This is the question. Secondo il ministro Roberto Cingolani sarebbe opportuno provare col Ministero Economia e finanze a realizzare interventi strutturali. Il primo di questi potrebbe forse essere una ristrutturazione delle reti di distribuzione. Secondo altri si possono utilizzare i fondi europei Ets (scambio di quote di emissione ambientale) per recuperare dei fondi.

Alle bollette di gas e luce si aggiunge il rincaro dei carburanti, che avrà ricadute pesanti su tutte le famiglie italiane, incluse le più bisognose, visto che tutti i beni prodotti, incluso il settore alimentare, viaggiano su gomma e rotaia prima di arrivare alle nostre case. La benzina verde è arrivata sopra 1,62 euro in self service, mentre il diesel viaggia intorno a 1,48 euro a litro. C’è da dire che converrebbe anche all’ambiente utilizzare petrolio e gas italiani, invece di trasportarli dal Golfo Persico o dall’altra parte dell’Adriatico, dove forse ci sono meno controlli di sicurezza rispetto agli standard di Eni & company.

Michele Marsiglia, presidente FederPetroli Italia, commentando il rincaro dei prezzi della benzina su LaPresse, afferma: “Comprendo che il caro carburanti di queste settimane stia preoccupando il consumatore italiano, specialmente in periodo di vacanze e con un’economia debole causa pandemia. Alcune compagnie petrolifere hanno alzato i prezzi dei carburanti, ma non si deve pensare a una mossa speculativa delle major. Il settore vive con notevole difficoltà la forte impennata del greggio sui mercati internazionali, nonostante i margini di raffinazione siano in calo in diversi Paesi, Italia compresa. Ecco la principale causa del rialzo della benzina”.

Marsiglia aggiunge: “Siamo tra i Paesi più cari per il costo dei carburanti, anche a causa del basso sfruttamento delle risorse energetiche del Paese. Manca una Strategia nazionale per il settore Energia, e ci sono le aggravanti di una tassazione tra le più alte al mondo, che include accise varie e secolari. Acquistiamo il greggio all’estero con alto costo quando potremmo produrre gas e olio dalle nostre risorse del sottosuolo, con un notevole risparmio sulla bolletta energetica delle famiglie italiane”, conclude Marsiglia.

 

Aggiornato il 02 luglio 2021 alle ore 18:53