Alitalia: si accelera, dossier sul tavolo Draghi

Il Governo spinge sul pedale dell’acceleratore per cercare di trovare in fretta una soluzione per Alitalia. Il dossier è sul tavolo del presidente del Consiglio Mario Draghi, che nel pomeriggio ha incontrato a Palazzo Chigi i ministri coinvolti per fare il punto su una vertenza sempre più in bilico, con la liquidità quasi agli sgoccioli della vecchia compagnia e la nuova aviolinea da far decollare al più presto per non perdere la stagione estiva.

L’incontro a Palazzo Chigi, cui hanno partecipato oltre al premier i ministri coinvolti nella partita (dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, delle Infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini, dell’Economia Daniele Franco e del Lavoro Andrea Orlando), è stato interlocutorio, ma sicuramente un segnale della volontà di imprimere una spinta per chiudere la partita al più presto. Il Governo deve trovare la soluzione che garantisca la discontinuità economica chiesta a più riprese dall’Ue per poter dare il via libera alla nascita di Ita. La trattativa è difficile e Bruxelles nei giorni scorsi ha chiarito che sta attendendo ancora molte risposte dal Governo su Alitalia.

Diversi i nodi da sciogliere, che vanno dal perimetro aziendale alla riduzione di asset, personale e slot. Un altro scoglio è quello del brand su cui però il Governo sembrerebbe intenzionato a non cedere: “Il Governo considera il brand come un elemento importante della trattativa”, ha detto nei giorni scorsi Giovannini. Una delle ipotesi su cui si era ragionato era quella del trasferimento diretto degli asset dalla vecchia alla nuova compagnia, ma tra i possibili piani B c’è anche l’idea dell’affitto degli asset.

Intanto il fattore tempo pesa anche sulla vecchia Alitalia, che con le casse quasi vuote da mesi si trova a dover ritardare il pagamento degli stipendi ai quasi 11mila dipendenti. Chiarimenti sulla situazione dell’azienda arriveranno domani dai commissari Giuseppe Leogrande, Daniele Santosuosso e Gabriele Fava, attesi nel pomeriggio in audizione alla Camera. Il nodo degli stipendi sarà poi sul tavolo dell’incontro in programma mercoledì pomeriggio tra i commissari e i sindacati. In questa situazione di incertezza è sempre altissima la preoccupazione dei lavoratori. Dopo le proteste dei giorni scorsi in Campidoglio, oggi i lavoratori dell’indotto aeroportuale hanno protestato in presidio a Fiumicino di fronte al palazzo Alitalia. Per mercoledì è invece in programma la manifestazione a Roma, promossa da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo, insieme all’Usb, per protestare contro gli “inaccettabili diktat” di Bruxelles.

Aggiornato il 20 aprile 2021 alle ore 14:01