![Istat: la metà delle imprese è a rischio](/media/5911531/nosocial.jpg?crop=0.049019607843137254,0,0.044117647058823532,0&cropmode=percentage&width=370&height=272&rnd=132622746460000000)
Lo stato di salute delle imprese italiane è sul moribondo andante. A confermarlo è l’Istituto italiano di statistica che traccia una mappa allarmante, chiamata tecnicamente “mappa della solidità” che indica che “circa il 45 per cento delle imprese è strutturalmente a rischio: esposte a una crisi esogena, subirebbero conseguenze tali da metterne a repentaglio l’operatività”.
Non si tratta di una profilazione che riguarda pochi settori, al contrario, si parla di “numerose” aziende nei settori a basso contenuto tecnologico e di conoscenza.
All’opposto, “solo l’11 per cento risulta solido, ma spiega quasi la metà dell’occupazione e oltre due terzi del valore aggiunto complessivi”. È quanto emerge dal Rapporto 2021 sulla competitività dei settori produttivi reso noto dall’Istat.
Aggiornato il 07 aprile 2021 alle ore 13:10