Italo: persi 440 milioni di ricavi, ora gli aiuti

Il lockdown non è mai finito per Italo. Con il blocco degli spostamenti tra le regioni per contenere la pandemia, la società ferroviaria lamenta una situazione di difficoltà costante che ha portato alla perdita di 440 milioni di ricavi, nel solo 2020.

Per questo danno solo una “copertura parziale”, secondo la società, potrebbe arrivare dal contributo straordinario per le imprese ferroviarie a lunga percorrenza previsto dal Decreto Rilancio, a cui la Commissione europea ha dato il via libera mercoledì 10, per il periodo tra marzo e giugno 2020.

“Adesso diventa fondamentale accelerare sull’erogazione del fondo e soprattutto sul riconoscimento dei danni da luglio a oggi, perché il divieto di spostamento tra le regioni per un’impresa come la nostra equivale a stare in una condizione di totale lockdown”, afferma la delegazione della società, nel corso di un’audizione sul piano di ripresa e resilienza alle Commissioni Bilancio e Politiche Ue del Senato sul piano di ripresa e resilienza.

Italo rivendica i risultati che ha portato la concorrenza nell’alta velocità con un’offerta quasi triplicata tra il 2012 e il 2019 e un prezzo medio del biglietto che si è ridotto di oltre il 40 per cento e chiede di adottare “un approccio ispirato a preservare la concorrenza in un settore strategico ed essenziale”.

Sul fondo per le imprese ferroviarie è intervenuto, il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, che ha definito l’approvazione da parte di Bruxelles “una decisione importante che interviene a supporto di un settore, esempio pressoché unico in Europa di vera concorrenza nell’alta velocità”.

Il via libera a risorse per 511 milioni sarebbe il frutto del “proficuo dialogo” dell’Italia con la Commissione, che continuerà, è l’impegno del ministro, per arrivare quanto prima a un “congruo riconoscimento” anche delle perdite del resto dell’anno e del comparto merci.

Aggiornato il 13 marzo 2021 alle ore 12:11