Coronavirus, Bce: seconda ondata minaccia la ripresa

“La recrudescenza dei contagi da Coronavirus (Covid-19) torna a porre una serie di sfide per la salute pubblica e le prospettive di crescita dell’area dell’euro e delle economie a livello mondiale. Le informazioni più recenti indicano che la ripresa economica dell’area dell’euro perde slancio più rapidamente delle attese, dopo il forte, benché parziale e disomogeneo, recupero dell’attività economica nei mesi estivi”. Questo quanto riferito nel bollettino economico della Banca centrale europea (Bce). In sostanza, è stato evidenziato che l’incremento dei casi di Covid-19 e “il connesso inasprimento delle misure di contenimento pesano sull’attività”, provocando pertanto “un evidente deterioramento delle prospettive a breve termine”.

I dati più recenti sull’economia internazionale, è riportato nella nota, “segnalano una rapida ripresa dell’attività mondiale nel terzo trimestre, pur registrando un rallentamento di tale dinamica positiva. Dopo una brusca contrazione nel primo semestre del 2020, l’indice mondiale composito dei responsabili degli acquisti, relativo al prodotto (esclusa l’area dell’euro) e gli indicatori ad alta frequenza hanno evidenziato un significativo recupero nel terzo trimestre, nonostante la stabilizzazione mostrata a settembre. Oltre alle deboli prospettive per il mercato del lavoro, è l’incertezza a gravare sul comportamento dei consumatori. Anche il commercio mondiale ha segnato una forte ripresa nel terzo trimestre, dopo una brusca e profonda contrazione nel secondo trimestre. L’inflazione a livello mondiale si è mantenuta bassa”.

Nel periodo in esame, quindi, “la curva a termine dell’Eonia (Euro overnight index average) si è spostata lievemente verso il basso, mantenendo un profilo, pur non marcatamente, inverso. Nonostante l’inversione, la curva non fornisce indicazioni di consolidate aspettative di mercato su un’imminente riduzione dei tassi di interesse. I differenziali sulle obbligazioni sovrane a lungo termine si sono ridotti in maniera costante nei Paesi dell’area dell’euro, grazie alle aspettative di ulteriore sostegno della politica monetaria e di bilancio. Gli indici dei corsi azionari – si legge nella relazione – sono scesi in misura significativa, facendo registrare oscillazioni considerevoli nel corso del periodo. Sui mercati dei cambi il valore dell’euro è rimasto sostanzialmente stabile su base ponderata per l’interscambio. I dati più recenti segnalano una forte ripresa del prodotto dell’area dell’euro nel terzo trimestre del 2020, dopo la brusca contrazione dell’11,8 per cento sul periodo precedente registrata nel secondo trimestre”.

Tuttavia, il perdurante aumento dei tassi di contagio da Coronavirus “rappresenta un fattore avverso per le prospettive a breve termine e condurrà, con ogni probabilità, a un significativo ridimensionamento della crescita del prodotto nell’ultimo trimestre dell’anno, come anticipato da indagini recenti. Al tempo stesso, la ripresa continua a essere disomogenea tra i diversi settori, con il settore dei servizi che si rivela il più duramente colpito dalla pandemia, in parte a causa della sua esposizione alle misure di distanziamento sociale”. Così, in una prospettiva di più lungo periodo, “la possibilità di una ripresa sostenuta continua a dipendere, in larga misura, dall’evoluzione della pandemia e dal buon esito delle politiche di contenimento. L’incertezza riguardo all’evoluzione della pandemia attenuerà verosimilmente il vigore della ripresa del mercato del lavoro nonché dei consumi e degli investimenti, tuttavia l’economia dell’area dell’euro dovrebbe continuare a essere sorretta dalle condizioni di finanziamento favorevoli, dall’orientamento espansivo delle politiche di bilancio e dal graduale rafforzamento dell’attività e della domanda a livello mondiale”.

Infine, “le misure di politica monetaria adottate dal Consiglio direttivo dall’inizio di marzo concorrono a preservare condizioni di finanziamento favorevoli in tutti i settori e le giurisdizioni dell’area dell’euro, fornendo un contributo essenziale al sostegno dell’attività economica e alla salvaguardia della stabilità dei prezzi nel medio termine. Allo stesso tempo, nell’attuale contesto in cui i rischi sono chiaramente orientati verso il basso, il Consiglio direttivo valuterà con attenzione le informazioni più recenti, inclusi la dinamica della pandemia, le prospettive sul rilascio di un vaccino e l’andamento del tasso di cambio”. Il prossimo esercizio delle proiezioni macroeconomiche degli esperti dell’Eurosistema che si svolgerà a dicembre “consentirà un riesame approfondito delle prospettive economiche e del quadro complessivo dei rischi”.

Aggiornato il 12 novembre 2020 alle ore 13:09