Consumi: crescono i beni non alimentari

Il dado, anzi, il dato è tratto. Per le vendite al dettaglio – riferite al mese di agosto – la stima prevede un aumento dei beni non alimentari. Complessivamente, l’indice positivo delle vendite al dettaglio riguarda sia il valore che il volume.

A snocciolare i numeri è l’Istat. Nell’analisi il segno positivo è relativo anche ai beni alimentari (aumento in valore, ma non in volume). A far la voce grossa – sul versante dei beni non alimentari – è l’abbigliamento, probabilmente grazie all’effetto saldi.

Segnali di ripresa, quindi, dopo il lockdown. C’è voglia di mettere la testa ‘fuori dalla sabbia’ e provare a tornare alla normalità. Nel trimestre giugno-agosto le vendite al dettaglio crescono del 22,8 per cento in valore e del 22,4 per cento in volume rispetto al trimestre precedente.

Va evidenziato come possano sorridere gli acquisti on line a differenza dei piccoli negozi, che ancora non nuotano in buone acque. Meglio la grande distribuzione.   Da sottolineare – infine – risultati incoraggianti per informatica, telefonia, elettronica. Male giornali, libri, riviste e cartoleria.

Aggiornato il 07 ottobre 2020 alle ore 13:19