Il 14 ottobre si svolgerà una prima iniziativa del Fondo Conoscenza per presentare i suoi programmi ed obiettivi formativi del bando 2021. La formazione da sempre rappresenta il volano dello sviluppo economico perché svolge due funzioni vitali per il sistema impresa, da un lato migliora le competenze del personale adeguandolo all’innovazione tecnologica dall’altro sviluppa le competenze sulla sicurezza che il più delle volte determina un senso di squadra tra i lavoratori che è una garanzia di solidarietà e successo.

All’iniziativa, che si svolgerà in modalità webinar sulla piattaforma digitale della Fenapi, dal titolo “La formazione per rilanciare le imprese italiane” partecipano: Raffaele Modica, direttore del Fondo Conoscenza; Maurizio Sacconi già ministro del Lavoro e presidente dell’associazione Amici di Marco Biagi; Lorenzo Fantini giuslavorista esperto in sicurezza nei luoghi di lavoro; Salvatore Suriano, direttore generale del Consorzio Renoils. Modera Giuseppe Cacopardi, già direttore generale del ministero del Lavoro. Porteranno il loro saluto il presidente di Fenapi, Concetto Parisi, e il presidente della commissione parti sociali, Patrizia Baratto. Con oltre 12mila aziende aderenti, Fondo Conoscenza diventa sempre più protagonista nel panorama nazionale tra i Fondi interprofessionali per la formazione continua. Si tratta di una realtà che cresce molto velocemente grazie alla semplicità di accesso ai finanziamenti.

La formazione continua è un’importante leva strategica che permette alle imprese e ai lavoratori di competere e stare sul mercato. Va detto però che dal 2014 sulle risorse destinate ai Fondi interprofessionali attraverso il trasferimento di una parte del contributo obbligatorio contro la disoccupazione involontaria (lo 0,30% della massa salariale lorda), pesa il prelievo annuale stabilito nelle Leggi di stabilità che si sono susseguite, abbassando di fatto la percentuale allo 0,19 per cento, una misura che certamente riduce le potenzialità della formazione continua a fronte di una necessità sempre crescente di investimenti. Ci si confronterà sugli incentivi ai piani formativi, che tengano conto esclusivamente dell’esperienza derivante dall’emergenza Covid-19, con particolare riferimento alle misure di prevenzione sui luoghi di lavoro, all’innovazione dei modelli di organizzazione del lavoro, dei prodotti/servizi offerti e, più in generale, alla trasformazione digitale applicata ai processi aziendali e volti a promuovere il welfare aziendale e ad incentivare lo sviluppo di progetti in grado di impattare positivamente sulla qualità della vita dei lavoratori e sulla produttività delle imprese.

Aggiornato il 05 ottobre 2020 alle ore 16:36