Inps-Bankitalia: Più del 50 per cento delle imprese ha usato la Cig-Covid

Oltre metà delle imprese ha usato la Cassa integrazione Covid a marzo e ad aprile. La Cassa integrazione ha interessato quasi il 40 per cento dei dipendenti del settore privato. Sono questi i dati emersi dallo “Le imprese e i lavoratori in cassa integrazione Covid nei mesi di marzo e aprile”, condotto dalla Direzione centrale studi e ricerche dell’Inps, in collaborazione con la Banca d’Italia. La quota di imprese che ha fatto ricorso alla Cig-Covid è pari al 45 per cento nel Nord Est, al 48 per cento nel Nord Ovest, al 52 per cento nel Centro e al 55 per cento nel Mezzogiorno. Buona parte delle differenze tra macroaree è spiegata da eterogeneità nelle caratteristiche delle imprese, con riferimento in modo particolare al settore di attività, relativamente più sbilanciato nel Mezzogiorno a favore dei settori dell’alloggio e della ristorazione, delle costruzioni e del commercio al dettaglio non alimentare, che hanno maggiormente subito le conseguenze della crisi.

Nello studio si analizzano i dati relativi all’effettivo utilizzo, nei mesi di marzo e aprile, degli strumenti di integrazione salariale in costanza di rapporto di lavoro, così come modificati dal decreto Cura Italia (Decreto legge n° 18/2020). L’analisi è basata sui microdati presenti nell’archivio dell’Inps e si riferisce a tutti gli strumenti di integrazione salariale previsti per fronteggiare l’emergenza sanitaria Covid: Cassa integrazione guadagni (Cig) ordinaria, assegni dei Fondi di solidarietà e del Fondo di integrazione salariale (Fis) e Cig in deroga, sia pagati direttamente dall’Inps sia portati a conguaglio dalle imprese. I dati, aggiornati al 15 luglio, si riferiscono al mese di competenza del pagamento, cioè al periodo nel quale i lavoratori sono stati sottoposti alla riduzione dell’orario di lavoro e non al mese in cui la Cig-Covid è stata autorizzata dall’Inps: il decreto Cura Italia ha infatti riconosciuto alle imprese la facoltà di richiedere l’autorizzazione all’uso della Cig-Covid anche in un momento successivo all’effettivo utilizzo degli strumenti di integrazione salariale.

Aggiornato il 29 luglio 2020 alle ore 13:49