Coronavirus, la Bce è pronta ad ogni intervento per salvare l’Eurozona

La Banca centrale europea prova a tranquillizzare i mercati. “Per sostenere il recupero dell’economia dalle ripercussioni del Coronavirus – si legge in una nota dell’Eurotower il Consiglio direttivo della Bce, che ha già varato un considerevole stimolo di politica monetaria, ribadisce il massimo impegno a intraprendere ogni azione necessaria nell’ambito del proprio mandato per sostenere tutti i cittadini dell’area dell’euro nell’attuale fase di estrema difficoltà”. Nel Bollettino economico appena diffuso, la Bce ricorda l’impegno del Consiglio ad “assicurare che la politica monetaria sia trasmessa a tutti i settori dell’economia e a tutti i Paesi, nel perseguimento del mandato della Bce di preservare la stabilità dei prezzi”. Nonostante il netto calo del Pil mondiale contemplato dalle più recenti stime macroeconomiche della Bce i rischi che gravano sulle prospettive globali “permangono orientati al ribasso” ed “è importante notare che l’impatto della pandemia potrebbe risultare più forte e duraturo di quanto attualmente previsto”.

Il Consiglio direttivo resta pronto ad adeguare tutti i propri strumenti, nella maniera che riterrà opportuna, per assicurare che l’inflazione continui ad avvicinarsi stabilmente al livello perseguito, in linea con il suo impegno alla simmetria”. Le gravi “turbative internazionali” legate al Coronavirus spingono la Bce a stimare per quest’anno una contrazione del Pil mondiale in termini reali (esclusa l’area dell’euro) pari al 4 per cento, scrive l’Eurotower, segnalando come “il ritmo di tale contrazione è più rapido e la sua entità maggiore rispetto a quanto osservato durante la Grande recessione”.

Nello scenario di base delle proiezioni sul Pil annuo dell’Eurozona ci si attende un calo in termini reali pari all’8,7 per cento nel 2020 e un suo recupero del 5,2 per cento nel 2021 e del 3,3 per cento nel 2022. Lo scrive la Bce nel Bollettino economico spiegando che “rispetto all’esercizio di marzo 2020 condotto dagli esperti della Bce, le prospettive per la crescita del Pil in termini reali sono state riviste notevolmente al ribasso di 9,5 punti percentuali per il 2020 e al rialzo pari, rispettivamente, a 3,9 e 1,9 punti percentuali per il 2021 e il 2022”. La contrazione causata dal Covid-19 è stata eterogenea nei vari Paesi e fra le maggiori economie dell’area dell’euro “si è registrato un calo dell’attività economica più marcato in Francia, Italia e Spagna che in Germania e in Olanda”. Per la Bce, “l’impatto delle misure di chiusura si è tradotto in una marcata contrazione della produzione industriale” che a “marzo 2020 ha subito una flessione senza precedenti dell’11,3 per cento rispetto al mese precedente e del 3,3 per cento nel primo trimestre del 2020 rispetto al precedente”.

Aggiornato il 18 giugno 2020 alle ore 12:27