Bonus fiscali, nuovo capitolo

Un nuovo, vasto capitolo della politica dei bonus fiscali si è appena aperto. Il fiume da 55 miliardi di euro di spesa, quelli previsti dal decreto rilancio, si disperde infatti in oltre mille commi e nelle decine di inediti e piccolissimi interventi che costituiscono, ancora una volta, il modus operandi dei decisori pubblici italiani.

Di questo si è discusso ieri in occasione del webinar “Bonus fiscali. La politica sarà mai immune?“ che ha visto la partecipazione di Andrea Giovanardi e Raffaello Lupi, professori ordinari di Diritto Tributario rispettivamente nell’Università di Trento e di Roma Tor Vergata.

Moderato da Serena Sileoni, il dialogo tra i due esperti è partito dando uno sguardo alle pagine del decreto in cui il Governo ha affidato la sua più consistente reazione alla crisi economica attuale. Il testo, caratterizzato da rinvii ad altre fonti normative e dai tempi richiesti per la predisposizione dei decreti attuativi, produce molte incertezze interpretative e dubbi sulla sua immediata efficacia.

Restano rigide, come ridisegnate nel 2019, le regole per la compensazione fiscale orizzontale - ritenuta utile in questa fase - e non mancano aspetti controversi nell’ecobonus al 110%. La misura introduce in via sperimentale la cessione del credito d’imposta a terze parti, anche a intermediari finanziari. Soprattutto pone però acquirenti e fornitori in una spinosa posizione di comunanza di interesse sotto il profilo contributivo.

In attesa che i cittadini possano attingere a piene mani all’interno del vasto menu di bonus servito dal decreto, Giovanardi e Lupi hanno sottolineato la frammentarietà degli interventi, dal bonus monopattino ad altri che lasciano prefigurare un impatto microscopico e benefici con tortuosi iter di accesso, come nel caso del turismo. 

Aggiornato il 12 giugno 2020 alle ore 13:04