Carboni Attivi: “Più liquidità dallo Stato alle imprese”

“Dare liquidità alle aziende, interventi per il corretto funzionamento della catena dei pagamenti e l’adozione di misure che sterilizzino i rischi personali per gli imprenditori e i manager”.

Sono alcune delle 25 proposte concrete presentate da Aurelio Coppolino, presidente dell’associazione “Carboni Attivi”, al Governo in vista dell’emanazione del “Decreto Aprile”.

I suggerimenti della neonata associazione, alla quale aderiscono 300 aziende in tutta Italia, vogliono rappresentare un contributo per reagire alle conseguenze, sanitarie ed economiche, della pandemia denominata Covid-19. Così imprenditori e liberi professionisti intendono tutelare le loro famiglie e il loro lavoro e, insieme a questi, l’interesse comune del Paese.

L’associazione ha organizzato i propri partecipanti in gruppi di lavoro divisi per aree (adesioni, internazionalizzazione, politiche di genere e associazionismo, economia e lavoro, imprese, partite Iva, liberi professionisti, ufficio stampa e comunicazione) ed è un ente apartitico e privo di vincoli di carattere ideologico. Nelle delicate ore che precedono il varo del “Decreto Aprile”, Carboni Attivi ha già consegnato ai rappresentanti dell’esecutivo un documento alcune proposte concrete, per affrontare quelli che i suoi associati sentono essere i problemi di maggiore gravità e urgenza.

In particolare, l’associazione ha chiesto al Governo e alle istituzioni di “rinforzare e focalizzare le iniziative già assunte, per far sì che le aziende abbiano liquidità non solo sotto forma di debito, ma anche di interventi sul patrimonio o sul capitale – spiega Coppolino – e che siano garantiti interventi per il corretto funzionamento della catena dei pagamenti. Inoltre, ci auguriamo che siano adottate misure volte a sterilizzare i rischi personali per gli imprenditori e i manager che si assumono la responsabilità di rilanciare le proprie imprese e, in più, che le pubbliche amministrazioni e l’Agenzia delle Entrate possano saldare i debiti maturati verso i cittadini o consentire loro di spenderli per pagare le imposte. Lo Stato deve aiutare le imprese che ancora possono esprimere potenzialità di ricchezza e di occupazione – sottolinea Coppolino – a superare le crisi del vecchio debito, verso il sistema bancario e verso lo stesso Stato”.

L’augurio di Carboni Attivi è che queste proposte possano valere come contributo propositivo al superamento di questo difficilissimo momento ed essere accolte rapidamente.

Aggiornato il 30 aprile 2020 alle ore 12:04