L’emergenza Coronavirus pesa sulle Borse dell’eurozona

Le Borse europee sono ancora in affanno. Piazza Affari è in forte ribasso. Lo spread vola e il petrolio va giù. È questo l’effetto poco rassicurante dell’emergenza Coronavirus. L’indice stoxx 600, che raccoglie le principali capitalizzazioni di mercato europee, cede il 3,9 per cento, ai minimi da settembre dell’anno scorso. In profondo rosso Parigi (-4,1 per cento), Francoforte (-3,9 per cento), Madrid (-3,7 per cento), Londra (-3,5 per cento), Milano (-3,1 per cento).

Nell’eurozona soffrono l’hi-tech (-4,5 per cento), il comparto dell’automotive (-4,1 per cento), le compagnie aeree (-5,1 per cento) e le banche (-4,1 per cento). Ancora in lieve salita lo spread tra Btp e Bund che segna 186 punti, dopo aver aperto a 184 punti, 9 in più rispetto ai livelli ieri in chiusura di giornata. Il rendimento del decennale italiano è pari all’1,13 per cento. Euro in calo in avvio dei mercati. La moneta unica passa di mano a 1,1232 dollari mentre sullo yen è a quota 118,52.

Tornano le vendite sui mercati azionari. In Asia sono i titoli finanziari e i gruppi delle materie prime a soffrire più degli altri, sempre sotto l’effetto dei timori per l’impatto dell’epidemia da Coronavirus. L’indice della regione ha perso il 3,4 per cento, Tokyo ha lasciato il 2,7 per cento, Hong Kong il 2,16 per cento, Shanghai l’1,2 per cento, Shenzhen lo 0,74 per cento. Seul ha perso il 2,16 per cento e Sydney il 2,8 per cento ai minimi degli ultimi 11 mesi.

L’impatto sull’economia mondiale del Coronavirus continua ad abbattere i prezzi del petrolio con il Brent europeo che scende sotto la soglia dei 50 dollari e passa di mano a 49,46 dollari al barile. In ulteriore calo anche il Wti che dopo i crolli della vigilia perde ancora l’1 per cento a 45,44 dollari al barile.

Aggiornato il 06 marzo 2020 alle ore 15:48