“Spinazzare”

L’attività e l’esasperante carattere di controllo del nostro apparato fiscale, mi ha indotto a concepire un nuovo vocabolo. Mi è venuto spontaneo pensare al verbo spinazzare, ovvero una media tra i significati di controllare, ispezionare, esasperare, verificare, cavillare, esigere, avvilire, punire appunto, spinazzare. Intendendo il termine spinazzare come una sorta di insieme dei significati sopra espressi, mi sento di ipotizzare che il nostro Stato, che non siamo affatto noi cittadini, è proprio un forte “spinazzatore”.

Le attività politiche istituzionali sono maniacalmente rivolte al controllo totale di ogni istante della vita del cittadino e una intollerante e simile asfissia viene giustificata con l’enunciazione più fantasiosa e ipocrita di concetti come la tutela del popolo, la correttezza, il bene comune e ogni sorta di altra sviolinata che non è in chiave di violino ma in chiave di chiavica.

Perché, in tema di tasse, dobbiamo essere uno dei Paesi più avviliti del mondo? Perché, in tema di spesa pubblica, dobbiamo essere uno dei Paesi più spendaccioni, tra l’altro, a fronte di servizi inconfutabilmente scarsi e spesso utilizzati per manipolare dei raggiri? I cittadini sono costretti a strainformare lo Stato su come spendono i loro soldi; ma non dovrebbe essere più cristallino lo Stato a dimostrare come spende i soldi dei cittadini e a preoccuparsi di renderli almeno un po’ più soddisfatti di quanto ha fatto fino adesso? Voi, riferimenti politici e derivati, siete dispiaciuti o no d’essere invisi alla stragrande maggioranza dei cittadini?

Si continua a enfatizzare l’evasione fiscale, ma ci rendiamo conto che essa sia diventata una sorta di legittima difesa? Ci sono cittadini, non pochi, costretti a scegliere tra la vita e le tasse ma, indipendentemente dai singoli casi che possono essere tristemente reali oppure enfatizzati, non c’è dubbio sull’esistenza di un oceano di cittadini avviliti dai nostri regimi fiscali. Inoltre, non essendo possibile negare che molti dei soldi pubblici finiscano in corruzione, malavita e simili, il cittadino tassato non ha neppure la soddisfazione di sentirsi contribuente per motivi socialmente e umanamente validi.

Qualche mese fa ho scritto che un gruppo di cittadini mi aveva comunicato di essersi organizzato in una forma associativa, supportata anche da non pochi professionisti avvocati e quant’altro, per stilare una minuziosa, fondata e particolareggiatissima denuncia riguardante certe istituzioni che contravvengono in maniera palese e inconfutabile a specifici dettati costituzionali. Ho recentemente avuto modo di risentire alcuni membri dell’accennata organizzazione e ho ricevuto la conferma che il progetto di denuncia stia proseguendo nella ponderata volontà di descrivere fatti e situazioni assolutamente circostanziati e inconfutabili.

Bene, se siamo nelle mani di irremovibili “spinazzatori”, ben vengano dei cittadini che sanno organizzarsi evitando i soliti modi di espressione popolare impreparata o spocchiosa e scegliendo invece di difendersi concretizzando strategie intelligenti e inattaccabili ai sensi di legge.



 



Aggiornato il 10 ottobre 2019 alle ore 12:42