L’Albania è una realtà dinamica che sta crescendo non solo nel reddito pro capite ma anche nella struttura industriale e in questo contesto è da considerare il significativo ruolo svolto dall’Italia. Il Paese delle aquile rappresenta il primo partner commerciale dell’Albania, detenendo una quota pari al 37 per cento dell’interscambio commerciale complessivo di Tirana. Secondo i dati diffusi dall’Istituto Albanese delle Statistiche, l’Italia occupa altresì il primo posto per numero di imprese con capitale straniero e misto operanti in Albania, con un’incidenza del 46 per cento sul totale e un incremento annuo del 21 per cento.
Il made in Italy in Albania è molto apprezzato, ma il crescente sviluppo dell’economia del Paese e la gestione politica efficace ha sviluppato un interessante tentativo di promozione del “Made in Albania”, un progetto che potrebbe affascinare anche gli imprenditori italiani. L’idea si focalizza intorno alla creazione di un organismo nazionale per un unico marchio di qualità per i prodotti agricoli albanesi e il loro successivo inserimento all’interno dei principali settori turistici della nazione. Istituzioni pubbliche e private coordineranno il lavoro per implementare con successo il denominato “Progetto Brand Albania”.
I partner principali, componenti del comitato direttivo del progetto, sono il ministero dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale, il ministero del Turismo e dell’Ambiente, l’agenzia albanese-americana Development Foundation, la struttura Albanian Tourism Association, la Direzione generale della proprietà industriale e l’Università di Agraria di Tirana.
Quella elaborata dal comitato direttivo del “Progetto Brand Albania” rappresenta un’occasione eccezionale per lo sviluppo nazionale dell’agriturismo. Tale progetto servirà, secondo le impostazioni degli organizzatori, come catalogo per la promozione dei prodotti albanesi di qualità e guardando al futuro attraverso il lancio di tali eccellenze nei mercati internazionali. Idea che piace molto al ministro del Turismo e dell’Ambiente della Repubblica di Albania, Blendi Klos, che ha già indicato una strategia di azione per incentivare il turismo nel Paese, legando bellezza del paesaggio e produzione agricola di qualità, nel corso di un intero anno solare e da Nord a Sud dell’Albania.
Inoltre, come ben descritto dal portale di informazione geopolitica ed economica “AlbaniaInvestimenti.com”, l’idea mira a rafforzare il marchio “Made in Albania” attraverso una rete di negozi che commercializzeranno solo prodotti albanesi. Il progetto risulta essere ancora in fase embrionale e molti dettagli tecnici saranno resi noti nel corso dei prossimi mesi. Ciò che appare certo è il funzionamento di tale rete che partirà da Tirana e gradualmente sarà implementata nelle altre città principali del Paese. Anche il Kosovo risulta inserito in tale progettualità. La gestione della rete di negozi e di aziende che parteciperanno e saranno incluse nella rete del “Made in Albania” sarà curata da strutture private. Gli imprenditori interessati potranno partecipare con investimenti e prestando attenzione ad una serie di condizioni sarà anche possibile beneficiare di una quota importante di capitale, reso disponibile dalle istituzioni statali per lo sviluppo di tale progetto e per l’implementazione della rete.
(*) Analista dell’Istituto di ricerca di economia e politica internazionale (Irepi) e responsabile alla comunicazione della società italo-albanese “Italian Network”
Aggiornato il 07 marzo 2018 alle ore 08:20