Il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Ice Agenzia, Confindustria, Abi, Alleanza delle Cooperative, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Rete Imprese Italia, Unioncamere organizzano una missione imprenditoriale in Albania dal 18 al 19 febbraio 2018. La missione, che sarà guidata dal sottosegretario allo Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto, è realizzata in collaborazione con numerosi partner della Cabina di Regia per l’Internazionalizzazione, sotto l’egida del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del ministero dello Sviluppo Economico. Negli ultimi mesi, ciò che gli analisti economici tendono a ribadire è il buon livello di crescita del Pil reale del paese delle aquile, registrando per il 2016 un +3,4% mentre le stime per il 2017 si attestano al +3,7%. Il Paese presenta buone prospettive anche a medio termine (con previsioni di crescita media annua del 3,7% per il periodo 2018-2022, secondo l’Eiu su dati Fondo Monetario Internazionale) e offre interessanti opportunità per le imprese italiane.
I settori chiave per gli investitori e imprenditori italiani interessati al mercato albanese e dei Balcani sono l’ energia, considerata la forte attenzione del Governo albanese verso temi energetici e interconnessione elettrica, gli investimenti legati al green tech e all’ambiente, con focus particolari su trattamento acque, rifiuti e rinnovabili, lo sviluppo dell’agroindustria, ove vi sono buone possibilità di inserimento per macchine e impianti, in particolare quelli ad alto contenuto tecnologico per la lavorazione, trasformazione e conservazione dei prodotti animali e vegetali, le infrastrutture, anche turistiche, in costante espansione e con piani di sviluppo locali. Secondo gli organizzatori della missione, il periodo è adatto per sviluppare i focus commerciali e d’investimento evidenziati, poiché alla stabilità politica, garantita dalla rielezione al governo del partito socialista del premier Edi Rama e al processo di riforme strutturali “già avviato con successo”, si aggiunge una popolazione particolarmente giovane e lo status di Paese candidato all’adesione all’Unione europea, completando un quadro d’insieme particolarmente incoraggiante, favorito da un basso costo del lavoro e da una tassazione che va dal 7.5% al 15% per le imprese.
La mobilitazione delle società di consulenza per la missione italiana di Febbraio è già un fatto, come dichiarato da Roberto Laera, Amministratore della società italo albanese Italian Network. Laera ha dichiarato: “Questa missione è particolarmente importante per la nostra struttura, poiché accompagneremo l’ambasciatore di Albania in Italia Anila Bitri Lani durante i lavori e seguiremo numerose imprese italiane interessate alle opportunità commerciali ed imprenditoriali nel paese delle aquile”. Nel perseguire gli obiettivi di crescita, il governo albanese ha dovuto rivedere la politica fiscale dando priorità soprattutto ai grandi interventi realizzati nelle infrastrutture. In questo settore permangono disagi legati all’inadeguatezza della rete stradale e ferroviaria, ma cospicui sono gli investimenti in tali segmenti che costituiscano una percentuale importante del bilancio pubblico nazionale.
Problematica rimane ancora la situazione del sistema elettrico nazionale, caratterizzato da una rete infrastrutturale non in grado di sostenere le esigenze del rapido sviluppo economico del Paese. Inoltre, sono state quasi interamente completate sia le piccole che le grandi operazioni di privatizzazione dei settori strategici. Le riforme economiche intraprese negli anni hanno puntato principalmente alla privatizzazione dei vari settori economici e alla promozione degli investimenti stranieri. In quest’ultimo settore è stata avviata una serie di interventi in campo fiscale e nell’ambito della legislazione delle attività economiche per semplificare le procedure connesse all’avvio delle attività e per favorire l’ingresso di operatori economici stranieri nei settori strategici di sviluppo del Paese. Quella in atto in Albania è una vera diversificazione economica con focus prioritario sulla diversificazione energetica.
(*) Social Media Manager del portale “Albania Investimenti” e analista per l’Istituto di Ricerca di Economia e Politica Internazionale (Irepi)
Aggiornato il 10 gennaio 2018 alle ore 08:27