Italia snodo energetico del Mediterraneo

Che l’Italia sia naturalmente un hub nel Mediterraneo lo si sa ormai da tempo, ma finalmente si è passati dalla teoria ai fatti, confermando questa sua naturale centralità anche al livello di sicurezza energetica nazionale.

Infatti all’inizio del mese è stato firmato dall’ingegner Gilberto Dialuce, direttore dell’approvvigionamento e infrastrutture dell’energia del ministero dello Sviluppo economico, il decreto per l’aggiornamento della rete dei metanodotti considerati strategici per la sicurezza nazionale. Appaiono nuove tratte per un totale di 320 chilometri; fondamentale anche la connessione per gli impianti di stoccaggio della rete veneta. Il passo veramente rivoluzionario del piano di sicurezza energetica risulta la creazione dell’allacciamento della Sardegna alla rete nazionale dei metanodotti. Si tratta di un progetto ambizioso per collegare l’unica regione che era rimasta isolata dal sistema di approvvigionamento nazionale. La rete sarà composta da due tronconi principali: quello nord-sud da Sarroch via Oristano fino a Porto Torres e due tubazioni trasversali est-ovest, Cagliari-Sulcis e Codrongianus-Olbia.

I lavori saranno realizzati dalla società “Gasdotti Italia”, che porterà avanti le operazioni di posa e messa in funzione dei 409 chilometri di metanodotto del diametro di 400 millimetri. L’intervento, per il momento, è inquadrato sotto la tipologia “f”, che definisce tutte le strutture in fase di progettazione ma per le quali è già stata ottenuta l’autorizzazione. Il progetto iniziale si chiamava Galsi, sigla di “Gasdotto Algeria Sardegna Italia”, che ha una storia iniziata nel 2003 con la costituzione di un consorzio societario dotato di un capitale di 10 milioni di euro. Il tracciato sarebbe dovuto partire dalla stazione algerina di El Kala, per approdare a Porto Botte, nel comune sardo di Giba, da dove sarebbe dovuto salire verso nord riprendendo il mare nei pressi di Olbia per approdare, infine, in Toscana, nella zona di Piombino. Il progetto è stato poi ridimensionato per vari motivi, il principale dei quali è in ambito geopolitico per la forte instabilità politica ed economica del Maghreb in generale e dell’Algeria in particolare. Il costo sarà assorbito al livello nazionale secondo il Patto Stato-Regione firmato lo scorso 29 luglio. Resta dubbia la valenza strategica dell’opera per la Regione Sardegna con una richiesta di gas estremamente bassa. Strategici per il rifornimento delle unità navali mercantili a propulsione di gas naturale liquefatto (gnl) risulteranno invece i due impianti di stoccaggio di Oristano gestiti dalla società “Gas and Heat” e di Cagliari. I due terminali sono attualmente nella fase più delicata, quella autorizzativa, che sicuramente il decreto del Mise sosterrà.

Spostiamoci in Puglia, dove si è tenuto l’incontro tra i vertici regionali e quelli di Snam per definire quello che sarà il punto di connessione tra il futuro Trans-Adriatic Pipeline (Tap - Gasdotto Trans-Adriatico) e la dorsale adriatica nazionale. È stato un colloquio positivo rispetto al progetto proposto da Tap e approvato oramai in tutte le sedi competenti, ma fortemente osteggiato dal Comune di Melendugno, dal comitato degli attivisti e, rispetto all’approdo, anche dalla Regione Puglia. Nel complesso il decreto del Mise sembrerebbe un concreto passo in avanti per rendere l’Italia un importante hub energetico nel Mediterraneo, futuro snodo per il passaggio di gas e petrolio verso l’Europa centrale. Stesso lavoro svolto dall’Eni in Egitto attraverso l’impianto di raffinazione nel delta del Nilo di Damietta. Grazie alla scoperta del giacimento di gas di Zohr al largo delle coste egiziane, la compagnia italiana sta da tempo progettando la trasformazione degli impianti egiziani di sua proprietà come hub per la raffinazione e il trasporto del gas estratto. Questo farebbe dell’Egitto – di cui l’Eni è uno dei maggiori partner commerciali – uno snodo strategico e fondamentale nel Mediterraneo orientale.

(*) Associate analyst think tank “Il Nodo di Gordio

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:25