“Consolidare il rapporto con i 97 comuni soci di Estra Spa e la quotazione in Borsa per migliorare il nostro primo obiettivo: i servizi ai cittadini”. Sono questi alcuni punti chiave dell’intervista che segue a Francesco Macrì (nella foto), nuovo presidente di Estra Spa.
Presidente Macrì, da poco tempo insediato alla presidenza di una delle maggiori aziende del settore in Italia, quali sono i settori nei quali Estra è presente?
Estra è una multiutility tra le prime dieci in Italia nel settore dell’energia che, tramite le proprie società, fornisce servizi che vanno dalla vendita di gas metano, gpl ed energia elettrica, alle telecomunicazioni, dalla distribuzione del gas naturale ai servizi energetici. A questo stiamo affiancando un altrettanto importante processo di diversificazione dei prodotti e dei servizi nella direzione di consolidarci come vero e proprio energy service provider.
Sono 97 i Comuni soci indiretti di Estra, i rapporti istituzionali sono quindi molto importanti, come intende curarli?
Prima di tutto voglio “rinnovare” il rapporto con i soci indiretti, quindi avrò a cuore la relazione con i sindaci che compongono le varie assemblee dei soci: Coingas, Consiag e Intesa. Ci tengo molto a ripartire dall’origine pubblica di questa grande azienda e quindi dal suo ruolo territoriale e sociale. Capire e ascoltare le ragioni dei Comuni è un atto di primaria importanza e si affianca alla consapevolezza che tutto questo si debba coniugare con un’azione industriale, imprenditoriale e commerciale di sviluppo di una primaria azienda che opera nel mercato. L’origine pubblica deve essere un valore da cui partire e non un elemento condizionante che ci distragga dalla giusta operatività e dalle mosse che dobbiamo operare nel mercato, in competizione con tutti gli altri soggetti.
La qualità del servizio di fornitura dell’energia spesso si misura con l’utilizzo dei call center, a volte veri e propri “persecutori telefonici”, come gestite questo comparto e quali sono i progetti futuri stante anche la crisi che sta colpendo i maggiori attori del mercato, vedi Almaviva?
Abbiamo approvato un protocollo volontario di autoregolamentazione che stabilisce misure di tutela per il cliente, superiori a quelle previste dalle norme e che prevede un organismo di controllo a cui partecipano anche le associazioni dei consumatori. Saluto con piacere la norma contenuta nella legge di bilancio che prevede l’obbligo di avvisare preliminarmente il cliente sul Paese in cui l’operatore è fisicamente collocato e di mettere a disposizione un operatore dall’Italia o da un altro Paese dell’Unione europea. La norma entrerà in vigore 90 giorni dopo la sua pubblicazione e varrà anche per le società che hanno già spostato le sedi all’estero. Questa norma tutela i lavoratori italiani che a causa della delocalizzazione rischiano di perdere il lavoro.
Nel futuro di Estra, lei lo ha già annunciato, esiste la quotazione in Borsa. Arriverete ad essa anche dopo aver fatto nuove acquisizioni nei territori limitrofi o anche in altre regioni del nord o del sud Italia?
Parlando delle strategie di sviluppo, Estra è un unicum rispetto al panorama di settore. Altri soggetti, pur avendo la nostra stessa origine, si sono differenziati rispetto alla nostra realtà che sempre più si presenta come un aggregatore, un soggetto capace di crescere per acquisizioni funzionali, ma anche di coprire sempre più territori con adeguati sviluppi commerciali. Come ho già detto, l’idea che mi convince è quella dell’energy service provider, ossia una società capace di mettere in campo un sistema di offerte che sposi diverse filosofie, dove lo sviluppo è collegato alla capacità di integrare più attività che insieme offrono un servizio a 360 gradi nel segno della sostenibilità. La quotazione in Borsa è fondamentale per affrontare le sfide che ci aspettano non solo sul fronte delle acquisizioni, ma ancor più su quello delle prossime gare per la gestione delle reti di distribuzione del gas. Quindi stiamo tutti lavorando perché questo processo si concluda il più velocemente possibile.
Recente anche la sua nomina nella giunta esecutiva dell’associazione che raggruppa a livello nazionale le aziende come Estra e dove ci sono i colossi A2A o Hera Spa, una nomina statica o anche a Roma il dinamismo che la contraddistingue sarà protagonista?
Utilitalia è una federazione non solo ampiamente rappresentativa, ma anche un luogo fondamentale per l’elaborazione e la sintesi delle strategie dell’intero sistema pubblico in tema di servizi ai cittadini. Un sistema che sta riflettendo sul suo futuro alla luce delle trasformazioni in atto e di eventi di cronaca capaci di creare ombre che devono essere dissolte al più presto. Ritengo necessario un ragionamento e un bilancio sulle esperienze fin qui fatte, sia in Toscana che in Italia. E un confronto sulle visioni per il futuro. In entrambi i casi, è necessario mantenere una rotta chiara e trasparente: siamo tutti al servizio dei cittadini e quindi, come nel caso di Estra, dei Comuni e dei sindaci che li rappresentano. In rapporto alla qualità dei servizi e ai loro costi, siamo chiamati a fare il massimo di efficienza e di capacità competitiva nei rispettivi mercati. Tutto questo in piena ed assoluta trasparenza.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:19