Ripristinare la verità sul ponte di Messina

“Come membro del Coordinamento Ponte Subito, ho chiesto, su Twitter, all’ex banchiere Corrado Passera, il motivo che ha spinto il Governo dei professori di Mario Monti ad annullare il progetto Ponte di Messina. Ho poi creduto opportuno aggiungerci una risposta sotto forma di domanda provocatoria: - un ordine dell’Europa per Rotterdam?”. I 140 caratteri non hanno permesso di citare gli altri porti della Mitteleuropa quali Amburgo e Anversa che, assieme a Rotterdam, vengono presentati, da uno studio indipendente (?), come porti competitivi che è impossibile poter sostituire.

La risposta di Passera è stata un miscuglio di benaltrismo e di bugie. Infatti il banchiere, che era stato imbarcato per realizzare il Ponte sullo Stretto, ma che dinanzi ai diktat della Merkel, ha repentinamente cambiato idea, ha twittato: “@DanieleLeoni Non c’erano soldi, altri progetti più prioritari. Proposi congelare per cercare altri modi per finanziare. Consorzio ha detto No”. Di questi altri progetti, più prioritari, i siciliani, i calabresi e gli italiani in generale, non n’è hanno visto neanche uno, confermando che il ‘ben altro’ è solo un facile e comodo rifugio per chi non ha argomenti e non vuole, o non può, fare nulla. Ma il meglio arriva soprattutto con la frase finale.

Si, proprio quella frase lapidaria del "Il Consorzio ha detto no" che si riferisce all’Eurolink, che era il General Contractor della cordata internazionale di Imprese specializzate in costruzione di ponti, che non poteva avere alcun interesse a dire di no se, per bocca di Salini (attuale Ad di Salini Impregilo), oggi addirittura rinuncerebbe alla penale se si dovesse decidere di riavviare il progetto Ponte. Corrado Passera forse perde colpi nei ricordi o non la dice tutta. Pensiamo allora di fare cosa utile nel rinfrescargli la memoria ricordandogli che il "No" era riferito alla proposta, partorita dai cervelloni del Governo, che prevedeva di abolire la penale e di attendere passivamente due anni prima di vedersi rescindere il contratto definitivamente. Il tutto da sottoscrivere entro tre mesi e cioè non oltre il 31 marzo 2013.

L’Eurolink non poteva accettare una ipotesi che l’avrebbe posta in balia delle scelte di qualunque governo che, senza alcuna preoccupazione per le conseguenze delle salatissime penali abolite, potevano fare e disfare a piacimento la storia del Ponte di Messina. Non poteva neppure accettare perché le imprese della cordata potevano rivendicare dal General Contractor o dalla stessa Società Stretto di Messina, il pagamento delle panali che venivano cancellate. La rescissione del contratto avveniva quando c’era la preoccupazione delle penali, figuriamoci cosa sarebbe avvenuto quando tale pericolo non ci fosse più stato. Se c’è qualcuno, incluso Passera, che possa affermare il contrario si faccia avanti. Sarebbe facile catalogarlo come spergiuro.

E allora perché insistere ed apparire come colui che diabolicamente non si accontenta di sbagliare ma vuole perseverare nell’errore? Altri, su altri importanti problemi, come Chicco Testa, hanno sbagliato profondamente ma hanno avuto poi il coraggio di affermare ai quattro venti d’aver sposato cause totalmente errate. Parlo in questo caso dell’energia e del nucleare, liquidato con sciagurate motivazioni, ferendo quasi a morte la nostra economia costretta a pagare di più l’energia della quale aveva ed ha bisogno. Ma più errate sono le motivazioni e più importante diventa il pentirsi d’essersi piegato a scelte altrui per interessi configgenti con quelli del proprio paese.

Da Passera ci si attende non il tweet coi 140 caratteri che ripete, come un mantra, tesi che tutti sanno non essere veri, ma un atto di coraggio che gli permetta di riscattarsi dal tentato omicidio della nostro Paese. Passera deve coraggiosamente restituire a Cesare quel che è di Cesare e rivendicare solo ciò che è suo. Solo allora ha pieno titolo a entrare non da nano nel dibattito politico ed economico del nostro Paese e, solo allora, potrà effettivamente dare un contributo all’Italia.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:27