Generali: si agisca contro gli ex Ad e Dg

Dopo un clamore mediatico di mesi sull’opportunità che il Gruppo Generali procedesse per un’azione di responsabilità verso l’ex Ad Giovanni Perissinotto e l’ex Dg Raffaele Agrusti, la decisione è stata presa l’altro ieri, si agisca anche con la richiesta di restituzione degli 11 milioni di euro quale buona uscita di Perissinotto e del blocco dei 6 milioni che Agrusti doveva ricevere.

Un’azione senza precedenti, uno degli atti finali, sicuramente non l’ultimo, di procedure inattuate in passato se non davvero a fronte di gravissime responsabilità. Qui parliamo di investimenti che Perissinotto avrebbe avallato su fondi e società riconducibili in qualche modo ad azionisti del Gruppo Generali. Investimenti che il CdA presieduto dal suo successore Mario Greco quantifica con 257 milioni di possibili perdite. Giudicare i risultati, guardando in maniera parziale, non solo ci appare scorretto ma segnato da motivazioni che sfuggono alla logica e al buon senso.

Normalmente quando arriva una squadra nuova, come fu fatto dopo le dimissioni “forzate" di Perissinotto con l’arrivo di Greco, è possibile che “i nuovi per fare subito bella figura svalorizzino le azioni dei predecessori" ma allora devono essere guardati anche i numeri in attivo.

L’idea di banca Generali, idea di Perissinotto, quanto vale oggi? Generali ha in carico le azioni a 4 euro, oggi quotano 23 euro circa, e gli osservatori dànno il titolo in crescita. Valore di vendita dell’asset oggi 2,5miliardi di euro almeno. Su questo nessuno dice nulla? Oltre a badilate di fango che vengono lanciate addosso a Perissinotto e Agrusti, oltre al fatto che la compagnia che ci rappresenta nel mondo quale brand solido e di prestigio viene ovviamente lesa, oltre al voler inevitabilmente “collegare Enrico Marchi Presidente di Save e il suo socio Andrea De Vido Presidente del CdA della Finint, Palladio Finanziaria e altri soci denominati, i veneti, a operazioni che vengono definite contro l’interesse della compagnia”… creando quella serie di coni d’ombra che in Italia siamo bravissimi a materializzare, gettando sospetti e chiaroscuri che proprio nella loro indefinita certezza/sospetto portano a fare di tutta l’erba un fascio e a screditare persone e aziende.

Spesso per arrivare a dire che non esisteva nulla di quanto architettato ma intanto i fumosi dossier mietono vittime. Allora ci chiediamo a cosa serve? A chi serve tutto questo? Sono i misteri dell’Italia della finanza dietro le quinte, della finanza di relazione, di chi spesso ci fa distrarre l’attenzione dai veri obbiettivi, non curante se questi giochi di dietrologia mietono vittime e lasciano sul terreno “i cadaveri” di manager spesso “rei” di aver fatto il massimo del proprio dovere nell’interesse dell’azienda, “inconsapevoli” che questo a volte non coincide con altri interessi… di chissà chi?

La decisione del CdA:

Il Consiglio ha deliberato di conferire mandato al Group Ceo, Mario Greco, di avviare immediatamente le idonee azioni risarcitorie e di responsabilità in sede giuslavoristica nei confronti sia di Giovanni Perissinotto, sia di Raffaele Agrusti. Pertanto, al fine di tutelare con massima rapidità ed efficacia gli interessi patrimoniali della società, al Group Ceo è stato dato mandato di intraprendere le azioni giudiziarie in sede giuslavoristica volte a impugnare e contestare gli accordi risolutivi dei rapporti di lavoro conclusi con Giovanni Perissinotto e Raffaele Agrusti, all'estinzione dei titoli vantati da Raffaele Agrusti nei confronti della società, al recupero delle somme pagate a Giovanni Perissinotto, nonché – per entrambi – alla richiesta di risarcimento dei danni subiti a causa dell'inadempimento degli obblighi derivanti dai rispettivi rapporti di lavoro subordinato, adottando allo scopo ogni opportuna misura, iniziativa e azione. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato di lasciare impregiudicata, allo stato degli atti e delle conoscenze, ogni facoltà in ordine all'avvio davanti alle sedi competenti di ogni altra iniziativa volta al ristoro di tutti i danni subiti.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:29