Visco: «Italia ferma da venticinque anni»

Stoccata del Governatore di Bankitalia ai politici:«L'azione di riforma ha perso vigore nel corso dell'anno passato, anche per il progressivo deterioramento del clima politico», ha detto Ignazio Visco nella Relazione all'Assemblea annuale di Via Nazionale. Per Visco, «i rappresentanti politici stentano a mediare tra interesse generale e interesse particolare». Bisogna riprendere le riforme «con decisione». «Molte occupazione stanno scomparendo: negli anni a venire i giovani non potranno semplicemente contare di rimpiazzare i più anziani nel loro posto di lavoro». Quindi la richiesta di creare «sin d'ora» nuove chance di impiego e di rafforzare «sistemi di protezione, pubblici e privati, nei periodi di inattività».

«Il tasso di disoccupazione, pressoché raddoppiato rispetto al 2007 e pari all'11,5% lo scorso marzo - ha ricordato il Governatore - si è avvicinato al 40% tra i più giovani, ha superato questa percentuale nel Mezzogiorno. La riduzione del numero di persone occupate è superiore al mezzo milione». «Non bisogna aver timore del futuro, del cambiamento. Non si costruisce niente sulla difesa delle rendite e del proprio particolare, si arretra tutti. Occorre consapevolezza, solidarietà, lungimiranza. Interventi e stimoli ben disegnati». Secondo l'analisi di Visco, «non siamo stati capaci di rispondere agli straordinari cambiamenti geopolitici, tecnologici e demografici degli ultimi 25 anni». Secondo il Governatore, «l'aggiustamento richiesto e così a lungo rinviato ha una portata storica che necessita del contributo decisivo della politica,ma anche della società». Visco ha chiesto anche che si «spezzi la spirale negativa» nata dal calo dei prestiti bancari alle imprese da un lato e la flessione della domanda di credito da parte delle aziende che incide «negativamente sull'attività economica».

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:28