Cipro, banche aperte e file agli sportelli

Le banche cipriote hanno aprono i battenti ieri alle 11, dopo dodici giorni di chiusura. Davanti agli sportelli, lunghe file di risparmiatori in attesa di ritirare denaro (20/40 persone a sportello), ma il flusso è ordinato. Per la prima volta nella storia di questo Paese mediterraneo, si possono vedere delle guardie armate poste davanti alle succursali di alcune banche. Una misura precauzionale nel timore di eventuali disordini. Davanti ad alcune filiali ci sono file di persone in attesa, per lo più commercianti e professionisti con in mano numerosi assegni che non hanno potuto depositare per quasi due settimane. Ieri sera, intanto, sono arrivati a Cipro dall'Europa quattro container contenenti in tutto 5 miliardi di euro in contanti per garantire liquidità alle banche locali.

Caricati su grossi autocarri, i container sono stati trasferiti dall'aeroporto di Larnaca alla sede della Banca Centrale nella capitale con una scorta lunga 200 metri di blindati, motociclisti della polizia e agenti armati sorvegliati a vista dall'alto da elicotteri delle forze dell'ordine. La Borsa di Nicosia non riaprirà i battenti neanche oggi. Lo hanno reso noto radio locali citando fonti della Borsa. La Borsa di Nicosia aveva annunciato la sospensione delle contrattazioni lo scorso martedì 19 marzo in seguito alla decisione del governo di tenere chiuse le banche dell'isola in attesa di una decisione del Parlamento circa il prelievo forzoso sui depositi bancari che era stato proposto dall'eurogruppo e che poi è stato respinto. La Borsa valori resterà chiusa sino al primo aprile - in coincidenza con la Pasqua cattolica (quella ortodossa cade quest'anno il 5 maggio) - in quanto il sistema di pagamenti interbancari Target2 utilizzato per le transazioni fra i Paesi europei non sarà attivo. L'ultima seduta della Borsa di Nicosia si era tenuta lo scorso 15 marzo.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:19