Federmeccanica: crollo della produzione

La produzione metalmeccanica è calata del 6,3% in Italia nel 2012 e ha raggiunto un livello inferiore di circa un terzo rispetto a prima della crisi del 2008- 2009. È quanto emerge dall'ultima indagine congiunturale di Federmeccanica. «Non si intravedono, in questi primi mesi dell'anno in corso, segnali di ripresa se non una parziale riduzione degli andamenti negativi», si legge nel report. «Il quadro è di preoccupazione circa la sorte del settore e dell'economia in generale, - ha detto il direttore generale di Federmeccanica, Roberto Santarelli - facciamo anche peggio degli altri paesi europei». In Germania il calo della produzione del settore è stato dello 0,2% nel 2012 (-4,5% nel quarto trimestre) e in Francia del 3,1% (-3,5% nel quarto trimestre). Negli ultimi tre mesi dell'anno, in Italia la contrazione è stata del 2,2% rispetto al trimestre precedente e del 5% rispetto al 2011.

I risultati negativi sono diffusi sulla quasi totalità delle attività con la sola eccezione degli “altri mezzi di trasporto”, spinti dal comparto degli aeromobili e dei prodotti ferroviari. Piu di un'azienda metalmeccanica su quattro (28%) prevede tagli del personale nei primi sei mesi del 2013. L'indagine di Federmeccanica sottolinea come il 6% intende assumere e il 66% non modificherà i propri organici. «È una punta negativa», ha detto il capo del centro studi, Angelo Megaro, spiegando che, al netto di quelle che assumeranno, le aziende che intendono licenziare sono il 22%, in aumento rispetto al trimestre precedente (13%) e sul 2011 (11%). Nel 2012 le ore di cassa integrazione sono state 385,6 milioni, corrispondenti a 210.377 lavoratori. Rispetto al 2011 sono diminuite dello 0,5% a fronte di un calo della cassa straordinaria del 16,9% e di quella in deroga del 18,7%. La cassa integrazione ordinaria, invece, è aumentata del 55,3%.

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 18:20