“Dallo smartphone al microchip nel cervello il salto non è poi tanto lungo”. Nel libro di Giulia Bovassi, Attrazione digitale. Il lato oscuro del transumano e dell'intelligenza artificiale gli aspetti filosofici e le dinamiche umane e culturali affrontano una sfida decisiva. “Un viaggio dentro a un mondo che è già qui e a cui abbiamo delegato troppe delle nostre funzioni” scrive la docente di bioetica, Associate Researcher della Cattedra Unesco in Bioetica e Diritti Umani (Roma), autrice di più di una ventina di pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali.
Giulia Bovassi è stata speaker invitato presso la sede delle Nazioni Unite (NYC) al Convegno sulla maternità surrogata organizzato dall’Osservatorio Permanente della Santa Sede durante la 68th Session of the Commission on the Status of Women.
In questo libro si domanda su quanto il futuro possa essere davvero visto come una sorta di liberazione: più salute, più intelligenza, più ricchezza circondati dalla realtà aumentata.
“È questo ciò che ci prospettano i promotori di un cyberumanesimo che è sempre più realtà – scrive Giualia Bovassi – Ma è vera liberazione? O ci stanno semplicemente rubando la nostra libertà? O siamo noi che gliela stiamo cedendo?”.
Aggiornato il 06 novembre 2025 alle ore 12:13
