 
     Genova ospita dal 23 ottobre al 2 novembre la 23ª edizione del Festival della Scienza.
A guidare il programma, il tema intitolato “Intrecci” che mette in relazione discipline scientifiche, artistiche e sociali in una rete di appuntamenti pensati per il grande pubblico e per le scuole. L’obiettivo è rendere visibile come la Scienza viva di connessioni attraverso laboratori e mostre interattive, conferenze e spettacoli, ricerca di frontiera e vita quotidiana.
Il cartellone si distribuisce in più sedi cittadine, da Palazzo Ducale a musei, biblioteche e poli universitari che accolgono incontri e attività lungo l’intero arco della manifestazione. La formula conferma il carattere genuense di “città-campus”, con una proposta che unisce tecnologie quantistiche, neuroscienze, intelligenza artificiale, sostenibilità e il rapporto tra scienza, arte e società.

Tra le proposte di punta la mostra-laboratorio curata dal Cnr dal titolo “Semplice e Complesso” ospitata alla Biblioteca Universitaria di via Balbi: un percorso interattivo che attraverso esperienze hands-on, che hanno come protagonisti la geometria, la fisica, il magnetismo e l’acqua, dimostra come l’ordine possa emergere da regole minime e come il disordine non coincida con la confusione. L’allestimento è pensato per famiglie e scuole e rimane visitabile per tutta la durata del festival.
La riflessione filosofica ha trovato un momento centrale domenica 26 ottobre con la Lectio Magistralis “Alla scoperta dell’infinito. Un viaggio attraverso arte, matematica e filosofia”, affidata al Professore Marco Panza (Chapman University) e moderata dal matematico Giuseppe Rosolini nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. L’appuntamento ha intrecciato storia delle idee e strumenti formali, mettendo in luce la fecondità del dialogo tra rigore e immaginazione.

Il dialogo tra cervello biologico e reti tecnologiche è stato al centro della conferenza “Cervelli in rete. Stimoli, segnali e connessioni”, tenutasi lunedì 27 ottobre nelle Cisterne di Palazzo Ducale. L’incontro, di taglio neuroscientifico, è stato organizzato nell’ambito di Mnesys – Multiscale Integrated Approach to the Study of the Nervous System in Health and Disease – progetto finanziato dal Pnrr che promuove un programma di ricerca biomedica con approccio interdisciplinare integrato, e curato dai docenti e ricercatori dell’Università di Genova Marica Arvigo, Federica Barbieri, Franco Onofri, Anna Pittaluga e Greta Volpedo. Gli interventi hanno illustrato il funzionamento dei circuiti neurali e le analogie con i sistemi artificiali, adottando un linguaggio accessibile senza rinunciare alla precisione divulgativa.
L’edizione 2025 ribadisce che la forza del Festival non risiede nella somma degli eventi, ma nelle traiettorie che questi disegnano tra scuole, famiglie, comunità scientifica e istituzioni culturali. La formula diffusa, la varietà dei linguaggi e l’attenzione alle esperienze rendono evidenti le connessioni che attraversano scienza e società, offrendo una fotografia in movimento di come la curiosità pubblica possa essere coltivata con metodo e immaginazione.
Il Festival prosegue con nuovi appuntamenti che invitano il pubblico a sperimentare, ascoltare e discutere, ribadendo la vocazione di una città che fa della scienza una pratica condivisa e accessibile. Informazioni, sedi, orari e aggiornamenti restano disponibili sul sito ufficiale www.festivalscienza.it.
Aggiornato il 31 ottobre 2025 alle ore 12:33

 
		 