
Nel centenario della nascita di Andrea Camilleri, sono numerose le iniziative che celebrano il grande scrittore siciliano. Mercoledì 22 ottobre, nella Sala Walter Mauro di Palazzo Firenze a Roma, sede centrale della Società Dante Alighieri in Piazza di Firenze n. 27, viene inaugurata la mostra Scene, voci, accenti, scritture: il teatro infinito di Andrea Camilleri. Il progetto, curato dallo storico della letteratura italiana Giulio Ferroni, è realizzato dall’Unità Cultura della Società Dante Alighieri, in collaborazione con il Fondo Andrea Camilleri, con la produzione di Arthemisia. L’esposizione è accompagnata da un’audioguida con la voce di Marco Presta, già allievo di Camilleri all’Accademia nazionale d’arte drammatica. La mostra ripercorre la vita e l’opera di uno degli autori più amati del Novecento, indagando la figura dello scrittore siciliano oltre il suo ruolo di “inventore” del celebre commissario Montalbano, grazie a un percorso suggestivo, organizzato in sei sezioni tematiche, tra documenti originali, fotografie, lettere, copioni, edizioni rare e materiali audiovisivi.
Camilleri, come già Luigi Pirandello, ha concepito il mondo come un grande palcoscenico dove voci, accenti e scritture si sono intrecciate in un teatro infinito. Delle voci e delle pronunce in cui detto teatro si manifestava, del diverso disporsi e intrecciarsi di linguaggi in situazione, degli accenti e posture dei diversi personaggi, persone o marionette che tutti siamo, Camilleri è rimasto sempre in ascolto, con “onnivora” partecipazione a tutti gli aspetti della vita del mondo. Se il suo universo creativo non può essere confinato in una sola disciplina, altrettanto vasta e fitta è stata la rete di contatti e rapporti personali, amicizie, conoscenze, frequentazioni e scambi intessuti da Camilleri con numerosi protagonisti della vita culturale dell’Italia.
La mostra di Palazzo Firenze svela la profonda coerenza di un impegno culturale e artistico, quello dell’autore, dalla sua formazione giovanile alla consacrazione internazionale, attraversando il suo intenso impegno per il teatro, la radio, la televisione, la narrativa e l’arte visiva dalla metà del Novecento. Il percorso espositivo si chiude con gli anni della definitiva affermazione di Andrea Camilleri e con la rievocazione del monologo Conversazione su Tiresia, da lui stesso pronunciato nel 2018 nel Teatro Greco di Siracusa un anno prima della sua scomparsa. In questa occasione, l’autore ha suggellato la trasformazione della sua voce e del suo pensiero, sempre lucidi e critici, nel simbolo stesso di una vitalità rimasta creativa e brillante fino alla fine. Dopo la giornata inaugurale, la mostra rimarrà aperta al pubblico dal 23 ottobre al 9 novembre 2025, mentre resterà chiusa sabato 1 e domenica 2 novembre.
Aggiornato il 15 ottobre 2025 alle ore 10:08