
La nuova location, una scommessa che ha pagato. La Nuvola dell’Eur, una line-up all killer no filler, lo staff cordiale e preparato, i braccialetti con i crediti che funzionano (non è scontato) e il diffuso sentimento di sicurezza, con una buona dose di divertimento – anche sfrenato, sennò non sarebbe musica – hanno fatto dell’edizione 2025 di Spring Attitude una nuova prima volta. Il festival ha superato l’esame di maturità, come dimostrano anche le 18mila presenze, facendo registrare un nuovo ambizioso standard per tutti i futuri festival della Capitale (e per S/A stesso).
Il programma ha intrecciato elettronica, pop alternativo, psichedelia e cantautorato, confermando Spring Attitude come un laboratorio musicale aperto alla scoperta. Momenti di forte intensità hanno scandito le due giornate: sul Ploom Stage il live de La Niña ha acceso una partecipazione corale, Giorgio Poi ha sorpreso il pubblico chiamando sul palco Luca Marinelli, mentre il debutto di Golden Years si è trasformato in una vera festa, arricchita dalla presenza di Coez, Frah Quintale e Franco126. Tra i ritorni più attesi, Apparat ed Ellen Allien hanno offerto set carichi di suggestione, mentre i Bicep, con l’esperienza audiovisiva di CHROMA – unica data italiana – hanno catturato l’attenzione generale. A completare il mosaico, le esibizioni travolgenti de L’Impératrice, degli Altın Gün, di Marco Castello e di molti altri. Un ulteriore elemento distintivo è stato lo stage S/A Block Party, che ha portato sulla terrazza della Nuvola alcune delle voci più interessanti del clubbing nazionale e internazionale, trasformando l’esterno in un dancefloor con vista su Roma.
Andrea Esu, direttore artistico del festival, ha spiegato: “Portare il festival dentro La Nuvola è stata una sfida che si è rivelata vincente. Abbiamo visto un pubblico pronto a farsi travolgere da artisti con visioni forti e da un programma che mescola senza barriere generi e generazioni. È questo il senso di Spring Attitude: creare uno spazio in cui il presente della musica si mostra in tutta la sua urgenza e lascia intravedere il futuro”. Sulla stessa linea Claudio Carserá, amministratore delegato di EUR Spa, che ha sottolineato: “La Nuvola, nei due giorni del Festival, è stata uno straordinario contenitore culturale, aperto alla città, capace di parlare un linguaggio universale come solo la musica riesce a fare. Supportare, come coproduttori, la realizzazione di questa edizione in questa location iconica e di grande prestigio si è rivelata un’operazione di successo. La dimostrazione di come La Nuvola, oggi apprezzato riferimento internazionale nel settore dei congressi e dei grandi eventi, sia anche il simbolo di una Roma che volge il suo sguardo al futuro e all’innovazione”.
Aggiornato il 16 settembre 2025 alle ore 16:42