
Harold Bloom è stato un importantissimo critico letterario americano. Ha ricoperto la cattedra di letteratura all’Università di Yale. Ha elaborato numerosi studi su temi cabalistici che sovente emergono in letteratura. Ha prospettato una interpretazione particolare della Bibbia e dei testi ebraici in generale.
Nel breve saggio Angeli caduti di 49 pagine riassume la quintessenza del pensiero di Bloom, con particolare riferimento alla figura dell’angelo prendendo come punto di partenza la teologia babilonese. Con mirabile chiarezza e sintesi, l’autore ci racconta la storia degli angeli risalendo a tremila anni addietro.
Il testo parla della lotta fra demoni e angeli. I protagonisti sono citati nel corso della storia con diversi nomi: angeli, demoni, diavoli. Molti nomi ha anche Satana, di rango più alto. Satana è l’angelo caduto, è anche definito il diavolo. Nel libro di Giobbe egli svolge con severità il ruolo di pubblico ministero di Dio (pagina 11). L’autore precisa che Satana è stato inventato da Zoroastro (Zarathustra) mille anni prima dell’avvento di Cristo, e ne elenca le mutazioni del nome e delle attribuzioni.
L’angelo caduto è raccontato attraverso le riflessioni di Milton e di Byron, quest’ultimo definito dall’autore l’angelo caduto per eccellenza. Numerosi sono i riferimenti letterari da Marlowe a Goethe passando ad una acuta analisi dei pensieri di Amleto, forse anche lui un angelo caduto?
Nella tradizione gnostica Cristo è un Adamo restaurato (pagina 20), sebbene San Paolo affermi che egli è la forma originaria di Adamo. Con una certa dose di ironia, l’autore precisa che Adamo è una creatura androgina. Una precisazione che intende eliminare polemiche genderiste. Il ragionamento prosegue affermando che anche gli umani sono angeli caduti (pagina 14).
Il libro ricostruisce con efficacia l’evoluzione del nome e delle attribuzioni di Satana-diavolo esaminando i testi sacri da differenti angolazioni. Nei quattro Vangeli, Satana appare come una figura conflittuale ed in funzione antiebraica (pagina 29).
Dopo una vertiginosa ed affascinante escursione tra i testi antichi, Bloom esamina le opere di Milton anche alla luce dei commenti di William Blake, a sua volta influenzato dalle riflessioni di Sant’Agostino. Il racconto di Milton è confrontato con la difficile figura di Amleto visto anch’egli come un angelo caduto. Non è casuale che gli angeli caduti siano la metafora delle potenzialità umane non realizzate (pagina 35). Il ragionamento di Bloom conduce all’affermazione che anche l’essere umano è un angelo caduto (pagina 40).
Le pagine di questo volumetto coltissimo sono di gradevole lettura nonostante la complessità del tema. La sintesi non offusca la chiarezza della trattazione che rimanda all’opera Anatomia dell’influenza, di ampiezza più vasta.
Il libro può considerarsi una sorta di testamento spirituale che fa riflettere e spinge i lettori ad approfondire le questioni della spiritualità e della cultura.
(*) Angeli caduti di Harold Bloom, edizioni Boringhieri (2010), pagine 49, euro 8,50
Aggiornato il 15 settembre 2025 alle ore 12:39