Venezia 82: trionfo di Jarmusch, la Coppa Volpi a Toni Servillo

Si è chiusa sabato 6 settembre la 82ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia, consegnando il Leone dOro a Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch e celebrando con la Coppa Volpi Toni Servillo, alla sua prima volta con questo riconoscimento. Servillo è stato premiato per l’interpretazione ne La Grazia, dove veste i panni del presidente della Repubblica a fine mandato, chiamato a prendere decisioni delicate su due detenuti e su una legge sull’eutanasia. Sul palco ha ringraziato Paolo Sorrentino e ha dedicato un pensiero alla missione Global Sumud Flotilla, partita per portare aiuti umanitari a Gaza: “Consentitemi, a nome di tutto il cinema italiano, di esprimere ammirazione per chi ha scelto di mettersi in mare con coraggio per portare un segno di umanità in una terra dove la dignità è quotidianamente vilipesa”.

Jarmusch, che ha vinto con un film intimo e poetico sui legami familiari, interpretato da Tom Waits, Adam Driver, Charlotte Rampling e Cate Blanchett, ha dichiarato in conferenza stampa: “Non voglio che il mio film sia distribuito in Israele né avere il sostegno del governo israeliano”. Il regista ha spiegato di amare il popolo israeliano ma di opporsi al totalitarismo e ha denunciato la presenza di denaro sporco nel sistema produttivo globale. Tutti i premi principali: Leone d’Oro a Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch; Leone dArgento – gran premio della giuria a The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania; Leone dArgento per la regia a Benny Safdie per The Smashing Machine; Coppa Volpi – migliore attore a Toni Servillo per La Grazia; Coppa Volpi – migliore attrice a Xin Zhilei per Rì guà zhōngtiān (Sun Rises on Us All); premio per la sceneggiatura a Valérie Donzelli e Gilles Marchand per À pied d’œuvre; premio speciale della giuria a Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi; premio Marcello Mastroianni a Luna Wedler per Silent Friend di Ildikó Enyedi; Leone del Futuro – opera prima Luigi De Laurentiis” a Short Summer di Nastia Korkia.

La sezione parallela Orizzonti, dedicata alle nuove tendenze del cinema mondiale, ha premiato opere che intrecciano sensibilità estetica e sguardo sociale. Miglior film: En el camino di David Pablos, un viaggio attraverso il Messico che esplora mascolinità, desideri e fragilità; miglior regia: Anuparna Roy per Songs of Forgotten Trees, ritratto intimo della resilienza femminile nella Mumbai contemporanea; premio speciale della giuria: Harà Watan (Lost land) di Akio Fujimoto, sulla fuga e la speranza di due giovani rohingya; miglior attrice: Benedetta Porcaroli per Il rapimento di Arabella di Carolina Cavalli, intensa esplorazione del disagio e del riscatto generazionale; miglior attore: Giacomo Covi per Un anno di scuola di Laura Samani, interpretazione delicata sul percorso adolescenziale; miglior sceneggiatura: Hiedra di Ana Cristina Barragán, viaggio emotivo tra ferite infantili e desideri inespressi; miglior cortometraggio: Utan Kelly (Without Kelly) di Lovisa Sirén, 15’ di intimità e dolore su maternità e separazione.

Venezia 2025 ha confermato il potere del cinema come spazio di riflessione collettiva: dai conflitti globali all’indagine intima sulle fragilità umane, dalle voci emergenti ai grandi maestri. Una Mostra che ha unito poesia e impegno civile, chiudendo con immagini destinate a restare.

(*) Jim Jarmusch con il Leone d’Oro

(**) Toni Servillo con la Coppa Volpi

(***) Le foto sono di Andrea Avezzù

Aggiornato il 08 settembre 2025 alle ore 12:49