Street art ed eroi giapponesi al Forte di Bard

Street Art Revolution. Banksy e compagni: itinerari d’arte ha aperto i battenti il 21 giugno e sarà visitabile fino al 2 novembre 2025 nella suggestiva cornice del Forte di Bard, arroccato all’imbocco della Valle d’Aosta, un luogo dove la cultura si fa esperienza immersiva, capace di toccare corde profonde e di regalare al visitatore la sensazione di attraversare, insieme, il tempo e lo spazio.

Il Forte, che attualmente ospita anche un’altra esposizione allestita nelle sale delle Cantine, Eroi. Evoluzione di un mito. Dal Giappone antico al contemporaneo visitabile fino al 30 novembre, si presenta come la cornice perfetta dove il passato e il futuro dialogano fra loro alternandosi tra pietra e colore in una visione globale che parte da Occidente per arrivare in Oriente.

Dalle voci urbane della street art raccontate attraverso l’esposizione di cinquanta opere che ripercorrono le origini del movimento nato per strada in maniera clandestina e oggi consacrato come una delle forme più vitali dell’arte contemporanea, con un tuffo nel passato, si è capovolti nella terra del Sol Levante, dove nel 1848 apparve la prima supereroina giapponese.

La mostra Street Art Revolution. Banksy e compagni: itinerari d’arte è curata da Patrizia Cattaneo Moresi: dai graffiti newyorkesi dei pionieri Taki183 e Seen, fino ai messaggi dissacranti di Banksy, alle opere di Obey e JR. Un dialogo sorprendente si crea così tra le architetture militari del Forte e un linguaggio visivo nato come gesto di ribellione urbana: l’arte che un tempo sfidava i muri ora trova nei bastioni secolari un palcoscenico d’eccezione.

Il percorso, Eroi. Evoluzione di un mito. Dal Giappone antico al contemporaneo è curato da Paolo Linetti e svela una verità sorprendente: il primo supereroe della storia non nasce negli Stati Uniti e non è Superman, ma è una supereroina giapponese, apparsa nel 1848. Attraverso ottantasei opere, tra xilografie di Hokusai, Kuniyoshi e Kunisada, preziosi arazzi del XVII secolo e immagini dei manga moderni, la mostra ricostruisce la genealogia dell’eroe nipponico. Un eroe lontano dall’epica mediterranea: meno gloria individuale, più onore, sacrificio e lealtà. Figure leggendarie e supereroi contemporanei convivono in un racconto che attraversa secoli, restituendo l’idea di un immaginario eroico profondamente radicato nella cultura giapponese.

Il Forte di Bard non è quindi semplice “contenitore” ma parte integrante del racconto stesso: visitare queste due mostre significa lasciarsi avvolgere dalla potenza del luogo stesso.

(*) Foto interna Alexia Delzenne 

Aggiornato il 28 agosto 2025 alle ore 16:08