
Jon Hamm è il protagonista di un progetto televisivo dai toni sarcastici. Undici anni dopo Mad Men, l’attore statunitense torna a vestire i panni del personaggio principale di una serie tivù di culto: Your Friends and Neighbors. Il sorprendente racconto satirico è una narrazione che vira dalla commedia nera al dramma con implicazioni gialle. Ideata e prodotta da Jonathan Tropper per Apple Tv+ e interpretata anche da Amanda Peet, Olivia Munn, Mark Tallman, Hoon Lee, Lena Hall, Aimee Carrero, la serie ha debuttato in streaming l’11 aprile. Come nei romanzi di John Cheever, viene messa alla berlina l’opulenta borghesia americana. Attraverso il profilo di un gestore di guadagni altrui, Tropper mette in scena un personaggio ossessionato da un’America ingannevole e spietata. Your Friends and Neighbors (già rinnovata per la seconda stagione) racconta la storia di Andrew “Coop” Cooper (un sardonico Jon Hamm), cinquantenne facoltoso, manager di un fondo speculativo newyorkese, sposato con la terapista Mel (una dolente Amanda Peet). La coppia ha due figli: la competitiva diciassettenne Tori (l’altera Isabel Marie Gravitt) e l’eccentrico l’adolescente Hunter (il tenero Donovan Colan). Purtroppo Mel tradisce “Coop” con il suo migliore amico, l’ex campione di basket Nick Brandes (Mark Tallman). Poco dopo, insieme al divorzio, il protagonista subisce un nuovo duro colpo: viene licenziato senza preavviso.
A questo punto, l’universo di “Coop” va in frantumi. L’amico commercialista Barney Choi (un arrendevole Hoon Lee) gli comunica che le sue finanze gli consentono di vivere agiatamente per altri sei mesi. Per queste ragioni, per mantenere un’apparente status luccicante e far sì che la propria famiglia viva secondo gli standard a cui si è abituata, “Coop” decide di rubare nelle case dei suoi ricchi vicini. Ma quando si introduce nella villa sbagliata nel momento sbagliato, la sua vita prende una piega decisamente drammatica. L’incipit del primo episodio è folgorante. La voce fuori campo di “Coop” dà il via a una narrazione avvincente che affascina lo spettatore sin dalla prima inquadratura. L’ambientazione fotografa la benestante comunità immaginaria di Westmont Village, New York. Una sequela di lussuose ville a schiera popolate da famiglie potenti, con automobili di pregio parcheggiate all’ingresso. Un habitat che cela, com’è naturale, oscuri segreti, dolorose meschinerie e nuovi inganni. Jon Hamm è perfettamente calato nel ruolo del cattivo ragazzo. Il suo è un personaggio che vive di contrasti. Una dicotomia vivente. È disperato e insieme autoironico. Vive idealizzando il sogno americano eppure ne rappresenta il lampante fallimento. È alla costante ricerca di nuove avventure sentimentali, ciononostante continua a desiderare e ad amare la moglie perduta. A questo proposito è emblematica la relazione sessuale che “Coop” intrattiene con Samantha “Sam” Levitt (una sensuale Olivia Munn), ex moglie del ricchissimo Paul Levitt e amica di Mel. Gli imperdibili 9 episodi (che superano la durata di 45 minuti ciascuno) che compongono la serie tivù sono diretti, tra gli altri, da un regista di talento come Craig Gillespie. Il racconto televisivo si segnala anche per un notevole approfondimento psicologico dei personaggi. Anche quelli minori. Un caso di specie è rappresentato da Allison “Ali” Cooper (una lunare Lena Hall), la sorella minore di “Coop”, cantautrice dallo spirito libero e battagliero, che lotta contro la malattia mentale. Altro personaggio interessante è senz’altro la bella Elena (una volitiva Aimee Carrero), la governante di Nick che, per necessità, diventa la complice di “Coop”.
Aggiornato il 20 giugno 2025 alle ore 19:38