Visioni. “Tin Soldier”, un urticante thriller d’azione

Tin Soldier è un improbabile thriller d’azione popolato da un cast stellare. Il film, diretto da Brad Furman e interpretato da Robert De Niro, Jamie Foxx e Scott Eastwood, è visibile in streaming su Amazon Prime Video. Il lungometraggio racconta la storia di sette paramilitari che, impegnati in una vendetta collettiva, devono fare i conti con l’angoscia della morte, la voglia di riscatto e i sentimenti repressi. L’ex soldato Leon K. Prudhomme (un compiaciuto Foxx) ha fondato un gruppo chiamato Il Programma, con lo scopo di riunire veterani di guerra che, una volta tornati in patria, sono stati dimenticati dallo Stato. Gran parte di loro è affetta dalla sindrome da stress post-traumatico. In realtà, nel corso del tempo, il gruppo ha intrapreso, a tutti gli effetti, una delirante strada terroristica militarmente addestrata. Dei veri e propri adepti che idolatrano il capo supremo ormai ribattezzatosi Bokushi. L’organizzazione, che intende ovviamente vendicarsi del Governo, è guidata da regole di insostenibile crudeltà. Chi cede viene perseguito, vilipeso e punito in maniera spietata. Nash Cavanaugh (un evanescente Eastwood) è stato parte del gruppo ma ne è uscito. Ironia della sorte: sarà proprio lui l’incaricato di guidare un’operazione militare il cui obiettivo è quello di stanare e annientare l’organizzazione criminale.

Purtroppo il cast formidabile di attori, che può vantare un totale di 3 Oscar, viene colpevolmente svilito e sprecato. Per queste ragioni, la delusione è inevitabile e lo sdegno è conseguenziale. Un fatto è certo: Brad Furman, alla sua opera numero cinque, compie decisamente un passo falso. Il mix di ex militari tormentati e veterani ammattiti in un contesto inverosimile produce una miscela narrativa esplosiva, il cui esito risulta persino urticante. Nonostante la dedizione del cineasta statunitense il film è un’accozzaglia di luoghi comuni e situazioni già viste. È un vero peccato che un monumento della storia del cinema come Robert De Niro, premiato con la Palma d’oro alla carriera al Festival di Cannes 2025, possa aver scelto in maniera del tutto consapevole un “film alimentare” di siffatta natura. Un filmaccio d’altri tempi che risulta persino eccessivo inserire nella categoria dei B-Movie. È semplicemente un film, dalla trama intricata e implausibile, il cui interessante incipit illude lo spettatore ma che, alla fine, lo estenua.

Tin Soldier è un confuso intreccio che profonde incoerenza narrativa abbinata a uno sguardo criptico. Peraltro, le operazioni militari vengono messe in scena in maniera quasi irreale. Come se la regia fosse in preda a un viaggio lisergico, senza alcuna logica, che si traduce ben presto in un autentico incubo per lo spettatore. Persino l’omaggio ad Apocalypse Now, evidente sin dalle prime sequenze del film, risulta didascalico. Addirittura, ridondante. Bokushi, novello colonnello Kurtz, è un despota da operetta. Di fronte all’orrore conradiano espresso dal misurato Marlon Brando, Foxx, acconciato in maniera grottesca, replica con una recitazione inopinatamente sopra le righe. De Niro, seppure appaia in poche scene, dà vita a un personaggio insulso e ambiguo. Totalmente sotto tono. D’altro canto, Scott Eastwood, con la sua prova monocorde, scimmiottando il Willard di Martin Sheen, non riesce mai a catturare l’attenzione di chi guarda.

Aggiornato il 23 maggio 2025 alle ore 17:01