
La Quacquarelli Symonds (Qs), fondata a Londra nel 1990 da Nunzio Quacquarelli e il suo socio Matt Symonds, è una società di consulenza e ricerca educativa specializzata nell’analisi del settore dell’istruzione superiore ed ogni anno pubblica la Qs World University Rankings, la classifica mondiale delle università. Il report del 2025 vede, per la quinta volta consecutiva, La Sapienza di Roma al primo posto per gli Studi classici e Storia antica, un primato mondiale che, come dichiarato dalla rettrice Antonella Polimeni, “consolida a livello globale la concezione dell’Italia come patria della cultura classica”.
Con un punteggio di 99.1 l’Università della Capitale raggiunge il primato assoluto nelle materie “Classic e ancient history” e quello nazionale in due aree tematiche su cinque che comprendono “Arts and humanities” e “Natural Sciences” rispettivamente al quarantesimo e sessantunesimo posto mondiale.
Per numero di università classificate (Politecnico di Milano, La Sapienza di Roma e l’Alma Mater di Bologna) e numero di voci in classifica l’Italia si colloca al settimo posto a livello globale e, tra i paesi dell’Unione Europea, raggiunge il secondo posto dietro solo alla Germania. Tuttavia, le performance mostrano un peggioramento e nessuna rientra tra le prime cento al mondo.
La più qualificata risulta essere l’Università di Harvard che si aggiudica il primo posto in 19 discipline, alla quale segue il Mit (Massachusetts Institute of Technology) che primeggia in 12 discipline. I risultati vedono le università statunitensi in testa in 32 discipline, quasi il doppio del concorrente internazionale più vicino, il Regno Unito, con 18 discipline. Sempre a livello mondiale, Singapore si distingue per essere al terzo posto per numero di piazzamenti nella top ten, con 33 voci, subito dopo il Regno Unito e gli Stati Uniti.
Ma torniamo al Bel Paese, in quanto come dichiarato da Ben Sowter, vicepresidente senior di Qs: “L’Italia contribuisce in modo significativo al progresso accademico e della ricerca e la classifica sottolinea la sua competitività a livello regionale e globale. Inoltre, il Paese continua a dimostrare eccellenza accademica in diverse aree, con alcune università di spicco che godono di un riconoscimento globale”. Infatti la classifica comprende 56 università italiane, per un totale di 632 piazzamenti in classifica, con un aumento netto di 55 rispetto all’edizione precedente. Tra queste classifiche, ci sono 75 nuovi piazzamenti italiani.
Inoltre, le università nostrane si sono aggiudicate 98 posizioni, una in meno rispetto alla scorsa edizione, nelle cinque grandi aree di studio: arti e scienze umane, ingegneria e tecnologia, scienze della vita, scienze naturali e scienze sociali. Di queste, il 50 per cento ha registrato un miglioramento, il 31 per cento un peggioramento, il 15 per cento sono invariate e quattro sono nuovi ingressi. La performance italiana in queste cinque classifiche è migliorata del 19 per cento.
Tra le migliori università italiane al mondo, oltre alla Sapienza per Studi classici e Storia antica, si segnalano il Politecnico di Milano in Arte e design e in Architettura- ambiente costruito; la Bocconi per il Marketing e gli Studi di economia e gestione; la Scuola Normale Superiore di Pisa per gli Studi classici e la Storia antica, e infine l’Università Iuav di Venezia in Storia dell’arte.
Aggiornato il 12 marzo 2025 alle ore 15:16