In tempi recenti, sono stati soprattutto i cartoon a garantire spettacolo e idee al cinema. In sala da ieri, il Nosferatu di Robert Eggers, con Bill Skarsgård, Lily-Rose Depp e Willem Dafoe, è uno dei film più attesi dell’anno. Un imponente remake del grande capolavoro della Storia del cinema. A gennaio va in scena un vero fuoco di fila che allinea personaggi popolari come Robbie Williams (protagonista e cantante in Better Man di Michael Gracy), la divina Callas (Maria di Pablo Larrain, con Angelina Jolie e Pierfrancesco Favino), ma anche generi poco frequentati dai maestri del cinema come Jacques Audiard, che si cimenta con il musical in Emilia Perez (in corsa da favorito agli Oscar e ai Golden Globes). Sarà poi la volta dei divi: per la commedia romantica Bridget Jones: Mad About the Boy di Michel Morris, con Renée Zellweger e per il dramma autoriale Oh Canada di Paul Schrader, con Richard Gere e Jacob Elordi. Una possibile sorpresa? Il ritorno di Uberto Pasolini che viaggia dalle parti del mito dell’Odissea con l’occhio contemporaneo di James Joyce. Se alla categoria del cinema d’autore appartengono certo l’imponente The Brutalist di Brady Corbet, l’inquietante The Shrouds di David Cronenberg e soprattutto il raffinato Queer di Luca Guadagnino, con Daniel Craig, il cinema d’intrattenimento risponderà con il thriller in salsa horror Babygirl di Halina Reijn, con Nicole Kidman e lo spettacolare F1 di Joseph Kosinski, con Brad Pitt e Javier Bardem sulle piste della Formula Uno. Robert Zemeckis si affida, ancora una volta, a Tom Hanks per il suo nostalgico Here, mentre Roberto Andò, con L’abbaglio, riscrive in chiave picaresca la spedizione dei Mille di Giuseppe Garibaldi, affidandosi a Toni Servillo e Tommaso Ragno, ma soprattutto alle improbabili camicie rosse Ficarra e Picone.
Il film più atteso da qui all’estate rimane comunque A Complete Unknown di James Mangold, con Timothée Chalamet e Ellen Fanning, per un biopic d’autore dedicato al giovane e sconosciuto Bob Dylan. A distanza di alcuni mesi toccherà poi a Michael di Antoine Fuqua, con Jaafar Jackson nella parte del celebre zio. Doppietta invece per Steven Soderbergh che sfida le leggi del box office con la spy story Black Bag con Michael Fassbender e Cate Blanchett, mentre prova a stupire la critica coi virtuosismi di un horror davvero personale, Presence. Fra thriller, horror e spionaggio non mancano le proposte: Vicious di Bryan Bertino, con Dakota Fanning, The Monkey di Oz Perkins (da Stephen King), Mission: Impossible (sarà l’ultimo capitolo?) di Christopher McQuarrie, con Tom Cruise, Operazione vendetta di James Hawes, con Hugh Jackman e Rami Malek, 28 anni dopo di Roddy Doyle, con Ralph Fiennes e Cillian Murphy che avvia una nuova trilogia, l’eterno Jurassic World di Gareth Edwards, con Scarlett Johansson e soprattutto Altoknights di Barry Levinson, per cui il novantenne Nicholas Pileggi ha riscritto la faida mafiosa tra Vito Genovese e Frank Costello affidando al trasformismo di Robert De Niro entrambi i ruoli.
Se il cinema della fantascienza distopica, del fantasy e del videogioco è ancora una carta vincente si vedrà grazie al ritorno in forze della Marvel con tre titoli tra cui I Fantastici 4 o Captain America, il nuovo Superman di James Gunn (per la Dc Comics), nonché il già contestato live action di Biancaneve e i sette nani. Ma sulla stessa linea del gioiosamente inverosimile attenzione a Minecraft di Jared Hess, con Jack Black, al molto atteso Mickey 17 di Bong Joon-ho, con Mark Ruffalo e Robert Pattinson, al misterioso A Big Bold Beautiful Journey di Kogonada, con Colin Farrell e Margot Robbie, alla nuova scommessa Pixar – ovvero Elio di Adrian Molina – e al più collaudato Zootopia 2 di Byron Howard della Disney. E gli italiani? Se qualcuno dei grandi maestri come Marco Bellocchio sceglie nuovamente la serialità (Il caso Tortora) o cerca di rinnovarsi (Paolo Virzì con il generazionale Cinque secondi) mentre altri lavorano in silenzio (Gabriele Salvatores), incuriosisce la diversificazione dei generi.
Ecco quindi Follemente di Paolo Genovese con Edoardo Leo e Pilar Fogliati, Io sono la fine del mondo di Gennaro Nunziante, con l’esordiente Angelo Duro, il ritorno di un nuovissimo Gabriele Mainetti con La città proibita (nel cast i giovani Enrico Borello e Yaxi Liu a fianco di Sabrina Ferilli, Marco Giallini e Luca Zingaretti), l’opera prima di Tiziano Russo scritta da Roberto Proia, Fatti vedere, con Matilde Gioli, Pierpaolo Spollon e Asia Argento, attesa per San Valentino. Su un registro diverso anche Il nibbio di Alessandro Tonda, con Claudio Santamaria (nel ruolo di Nicola Calipari) e Sonia Bergamasco (Giuliana Sgrena). Tra le molte possibili sorprese, alcune delle quali scoperte dai grandi festival: Quando viene l’autunno di François Ozon, con Josiane Balasko, I peccatori di Ryan Coogler, con Michael B. Jordan, Le donne al balcone di Noémie Merlant, Brief History of a Family del cinese JJ Lin e due titoli già sulla bocca di tutti come Warfare di Alex Garland e Ray Mendoza e Father, Mother, Sister, Brother di Jim Jarmusch, con Cate Blanchett, Adam Driver, Charlotte Rampling, probabilmente atteso a Cannes. Il finale di stagione invece è già prenotato dal kolossal Avatar - fuoco e cenere di James Cameron, terza parte della saga sul pianeta Pandora.
Aggiornato il 02 gennaio 2025 alle ore 17:16