“Hark! The Herald Angels Sing”: un inno natalizio che attraversa i secoli

Tra i canti natalizi più conosciuti e amati, Hark! The Herald Angels Sing si distingue per la sua maestosità e il suo significato spirituale. Sebbene oggi sia associato al Natale, il suo percorso musicale e letterario attraversa secoli e tradizioni, fondendo il talento di un compositore classico, Felix Mendelssohn Bartholdy, e l’eredità di un poeta inglese del XVIII secolo, Charles Wesley.

Il testo originale di Hark! The Herald Angels Sing fu scritto nel 1739 da Charles Wesley, cofondatore del movimento metodista e prolifico autore di inni sacri. Wesley compose i versi come parte della raccolta Hymns and Sacred Poems, con l’intento di celebrare il miracolo della nascita di Cristo e l’annuncio degli angeli ai pastori, ispirandosi al Vangelo di Luca 2:13-14. I

In origine, il testo iniziava con “Hark! How all the welkin rings” (Ascolta! Come suonano i cieli), ma fu successivamente modificato dal teologo George Whitefield, amico di Wesley, che lo trasformò nella versione oggi conosciuta: “Hark! The herald angels sing, Glory to the newborn King”.

La melodia che oggi accompagna il testo non era quella originale. L’attuale musica proviene da un’opera corale di Felix Mendelssohn Bartholdy, il grande compositore romantico tedesco. Mendelssohn compose nel 1840 un’opera intitolata Festgesang an die Künstler, per celebrare il quattrocentesimo anniversario dell’invenzione della stampa da parte di Johannes Gutenberg. Uno dei brani contenuti, chiamato Vaterland, in deinen Gauen, aveva un carattere solenne e trionfale, ma non fu concepito come un inno sacro.

Nel 1855, il musicista inglese William H. Cummings combinò il testo di Wesley con la melodia di Mendelssohn, dando vita alla versione che conosciamo oggi. Nonostante Mendelssohn avesse dichiarato che la musica non era adatta a testi religiosi, la sua struttura maestosa si rivelò perfetta per il messaggio celebrativo e spirituale di Wesley.

La melodia di Mendelssohn, conosciuta come Mendelssohn Tune, è caratterizzata da una costruzione classica in forma strofica, con una tonalità luminosa e una progressione armonica che ispira gioia e solennità. La ripetizione del ritornello sottolinea il messaggio principale: la gloria di Cristo appena nato.

L’alternanza di momenti solenni e trionfali rende il canto ideale per celebrazioni liturgiche e concerti corali. La versione moderna di Hark! The Herald Angels Sing è diventata un classico del repertorio natalizio, interpretato in tutto il mondo da cori professionali, congregazioni religiose e appassionati. Le parole ricche di significato teologico e la melodia maestosa continuano a unire credenti e non credenti nel celebrare il messaggio universale di pace e gioia.

Oltre alla sua bellezza musicale, il canto riflette una sinergia culturale unica: l’incontro tra il fervore religioso del XVIII secolo e il romanticismo musicale dell’Ottocento. La sua popolarità testimonia il potere dell’arte di evolversi, trascendendo il tempo e i contesti originali per trovare nuova vita in tradizioni sempre attuali.

Hark! The Herald Angels Sing non è solo un canto natalizio, ma un simbolo dell’eredità culturale e spirituale che attraversa le epoche. Grazie alla sua storia ricca e alla sua bellezza musicale senza tempo, continua a essere una delle colonne sonore più amate del Natale, unendo le persone nel messaggio di pace e speranza portato dagli angeli.

Aggiornato il 13 dicembre 2024 alle ore 11:08