È uscito recentemente il volume di Antonino Sala Teutonici in Sicilia 1197-2024 edito dal Baliato di Santa Maria degli Alemanni, che racconta la storia dell’antico e prestigioso Ordine teutonico arrivato nell’isola grazie all’Imperatore del Sacro Romano Impero Enrico VI di Hohenstaufen, padre di Federico II. Il libro, il terzo scritto da Sala sull’argomento, è ricco di documenti e immagini, e racchiude nelle sue 232 pagine in brossura, un ampio periodo storico che dal Medioevo arriva fin ai giorni nostri, visto che l’Ordine è tutt’ora presente in Sicilia, in Italia e in Europa. Il libro si apre con una nota introduttiva dall’autore nella quale si delinea la struttura dell’Ordine, la funzione del Balivo (che peraltro come istituzione resiste anche in altre parte d’Europa) e lo sviluppo in Sicilia del Baliato. Non manca un dovizioso riferimento alle opere di beneficenza messi in campo dai teutonici: come l’aiuto offerto alle autorità civili durante la crisi del Covid-19 o il sostegno a quelle realtà che hanno accolto dei profughi provenienti dalla martoriata terra dell’Ucraina. Recentemente il Comune di Palermo in quella che fu la “via dei teutonici”, oggi via Alloro, ha concesso la collocazione di una lapide commemorativa della loro presenza in città fin dal Medioevo, svelata il 26 ottobre 2024 alla presenza delle autorità cittadine rappresentate dal vice sindaco Giampiero Cannella e dall’attuale gran maestro S. E. Frank Bayard insieme al direttivo siciliano e proprio all’autore che in Sicilia riveste la carica di Balivo.
La prima parte del libro inizia con una breve storia del Ordine teutonico fondato presso la città di Acri durante la terza crociata (1189-1192) da alcuni tedeschi, specificamente per assistere i pellegrini proveniente dalla Germania. L’autore ci informa che nel 1196-97, l’Ordine ricevette la protezione della Sede apostolica (Clemente III) insieme a possedimenti nel regno della Sicilia dall’Imperatore Enrico VI Hohenstaufen e fu poi formalmente riconosciuto il 19 febbraio 1199, dal Papa ricevendo la sua regola, inspirata da quella dei templari e dei giovanniti. L’autore riesce con maestria a ripercorrere l’epopea dei teutonici che arrivarono a colonizzare l’Europa Orientale. Ed infatti all’apice della sua estensione territoriale l’Ordine possedeva un vasto stato sovrano che dalle rive della Vistola arrivava fino all’Estonia, tanto che nel 1309 la Sede centrale fu posta a Marienburg. L’autore descrive come l’Ordine attraverso le vicende storiche che lo riguardano direttamente sia sopravvissuto fino ai nostri tempi trasformandosi da Ordine monastico cavalleresco a Canonico regolare di sub collazione pontificia, senza mai essere sciolto o rifondato. In questo avvincente testo Sala affronta anche i rapporti tra l’Ordine e l’Impero, la Chiesa e il Regno di Sicilia fino alla sua rigenerazione come Ordine della Chiesa Cattolica. L’autore inoltre sottolinea l’importanza della componente laica, rappresentata dai confratelli “Familiari” che partecipano contribuendo alle opere sia spirituali che materiali dell’Ordine stesso. È interessante la descrizione delle insegne e dei segni distintivi che i confratelli teutonici ancora oggi portano come il mantello e la croce.
L’autore dedica un’attenzione particolare alle attività del Baliato di Santa Maria degli Alemanni e della Commenda di Santa Venera al Pozzo di Acireale a testimonianza del fatto che la loro non è esteriorità fine a sé stessa ma il modo con cui vivono la fede cristiana nel segno del servizio e della carità, espletata anche attraverso attività culturali, sociali e spirituali che si snodano nel tempo con continuità. Proprio per questo nel testo non mancano i riferimenti alle biografie dei santi patroni, dei martiri, dei servi di Dio e dei testimoni della fede provenienti proprio dalle file dell’Ordine teutonico. Impreziosisce il volume un testo di uno degli studiosi di importanti della storia teutonica Kristjan Toomaspoeg, professore di storia medievale presso l’Università di Salerno e responsabile del Centro interdipartimentale di ricerca sull’Ordine teutonico nel Mediterraneo, l’istituzione che ha anche patrocinato il volume. Questo libro si rivolge agli appassionati di storia e di ricerca documentale, a tutti coloro che vogliono meglio approfondire il carisma dell’Ordine teutonico e dei suoi componenti, laici e religiosi, ma è anche un testo sulla Sicilia che indica anche una diversa chiave di lettura, forse più aderente alla realtà, della cultura dell’isola stessa, che per Antonino Sala sono ancora fonte di ispirazione per i “familiari teutonici” e per lui stesso che continua un’opera importante per la sua terra e per la tradizione a cui è legato. Il volume sarà presentato presso la Chiesa di Sant’Anna a Catania, in via Sant’Anna 16, domani alle ore 18 dalla Commenda di Santa Venera al Pozzo, con gli interventi di Gualtiero Cataldo, Marcello Cocuccio, Antonino Di Mauro e dell’autore Antonino Sala.
(*) Chief Heralds of Arms Malta (Capo dell’Ufficio Araldico della Repubblica di Malta)
(**) Teutonici in Sicilia 1197-2024 di Antonino Sala, Baliato di Santa Maria degli Alemanni, 232 pagine, 20 euro
Aggiornato il 29 novembre 2024 alle ore 13:06