Emmy: 25 nomination per “Shogun”, 23 per “The Bear”

Ieri sono state annunciate le nomination per la 76ª edizione degli Emmy Awards 2024. La premiazione si svolgerà il prossimo 15 settembre 2024 al Peacock Theater di Los Angeles e sarà trasmessa da Abc. Le serie tivù Shogun e The Bear (arrivata alla terza stagione) dominano la scena. Rispettivamente con 25 e 23 candidature. Tra le serie drammatiche guida il gruppo Shogun di FX, ambientato nel Giappone feudale del XVII secolo e recitato quasi tutto in giapponese. The Bear, nonostante le critiche tiepide rispetto alle prime due stagioni, la terza stagione di puntate di Fx sugli chef di Chicago ha conquistato ben 23 candidature, un record per una serie comica. Jeremy Allen White (nella foto), con Ayo Edebiri e Ebon Moss-Bachrach la star della serie, sarà in gara come Miglior attore protagonista per il tormentato ruolo dello chef Carmen “Carmy” Berzatto, mentre la Edebiri con la parte della sous-chef Sydney Adamu si è aggiudicata una chance come Migliore attrice.

The Bear, creato da Christopher Storer e che nel giudizio di molti non è affatto una serie comica, è candidato assieme a Abbott Elementary, l’ultima stagione di Curb Your Enthusiasm con Larry David, Hacks, Palm Royale, Reservation Dogs e What We Do in the Shadows: oltre alla nomination come miglior serie comica, ha offerto opportunità di statuette anche per la sceneggiatura, il casting, per le interpretazioni di Moss-Bachrach, Lionel Boyce e Liza Colón-Zayas e per gli attori ospiti che hanno incluso stavolta Jon Bernthal, Bob Odenkirk, Will Poulter, Olivia Colman e Jamie Lee Curtis. Gli altri candidati nella categoria miglior serie drammatica sono Fallout, 3 Body Problem, Mr. and Mrs. Smith, il dramma in costume di Hbo The Gilded Age, la serie britannica con Gary Oldman Slow Horses, The Morning Show e l’ultima stagione di The Crown. Per entrare in corsa agli Emmy i programmi televisivi devono essere usciti tra il primo giugno 2023 e il 31 maggio 2024. Le nomination sono arrivate solo sei mesi dopo l’ultima cerimonia rinviata l’anno scorso a causa dello sciopero di attori e sceneggiatori che l’estate scorsa aveva paralizzato tutte le attività di Hollywood.

Aggiornato il 18 luglio 2024 alle ore 21:21