Se Patrizia Debicke Van der Noot pur accennando a qualche atto segreto espone la storia visibile, Ulderico Piernoli fa l’opposto, rende visibile la storia invisibile. Il suo ampio libro: Spie. Dalla guerra di Troia alla Guerra fredda (All Around, 2023) è da leggere, per la sostanza, per la narratività.

A Troia la guerra non finisce, i greci decidono di agire furtivamente, decidono di andarsene. Non è vero, lasciano un tizio, Sinone, che dichiara di essere bandito dai greci perché contrario alla guerra. Davanti alle mura troiane i greci lasciano un cavallo ligneo dal ventre vuoto. I troiani non sanno che pensare, chi crede a Sinone, chi diffida del cavallo come dono ai troiani. Laocoonte che sospetta viene soffocato da un serpente insieme ai figli. È segno che non bisogna sospettare? I troiani cedono, Sinone avverte i greci appostati in mare, entrano nel cavallo, il cavallo è immesso nella città. Pena l'uccisione dei troiani. Gerico. Inespugnabile le sue mura? Ma no. Il Dio degli ebrei Jahvè ordina. Due spie ebraiche penetrano a Gerico, avvicinano Rabula prostituta, la rendono favorevole, Raab li favorirà nell’ingresso, e sarà tutelata dal massacro con i suoi. Jahvè ordina dei ritualismi: giri quotidiani intorno alle mura, suoni. Le mura di Gerico crollano, gli ebrei ottengono le terre per l’esodo dall’Egitto.

Ora mandiamo in avanti le lancette della storia. Giordano Bruno fu spia in favore di Elisabetta I e contro il papato romano? Piernoli ipotizza, dubita. Sia che sia Giordano Bruno, l’uomo che sostituì l’infinito a Dio, è un esemplare immortale di coraggio e libertà. E che dire di Coco Chanel, anzi: che ne dice Piernoli? Sta nel forse. Spia tedesca o soltanto convinta che inglesi e tedeschi nazisti dovrebbero associarsi contro i comunisti? Tragico il modo con cui le spie naziste vengono catturate e fucilate dagli inglesi, informati dei loro compimenti, talune per non morire si rendono spie per gli inglesi. È sempre Piernoli che narra. Orribile come i servizi bulgari associati ai servizi russi uccidono un critico dei regimi comunisti, Georgi Markov. Con un  minimo punto di un ombrello che insinua una minima particella sotto pelle. La particella scioglie un contenuto fatale. Markov viene ucciso. C’è posto anche per imprese dei servizi italiani, in Tunisia, Burghiba è senile, verrà sostituito da Ben Alì, senza Guerra civile, senza predominanza islamista, e giocando la Francia.

La clamorosa disfatta degli Stati Uniti contro Cuba, Piernoli la ricostruisce con velato umorismo, strabiliante come la Cia sia precipitata in tali e troppi errori. C’è da temere. Ed ancora. Si rimane increduli, non fosse realtà, anzi increduli perché è realtà: i servizi israeliani chiedono ausilio al nazista Otto Skorzeny per scoprire se l’Egitto ha degli armamenti da temere! In quanto ai segreti di Los Alamos dove gli Stati Uniti forgiavano l’armamento nucleare era una groviera, gli agenti sovietici sapevano tutto. Quanto scritto è solo un cenno. Il testo ha un saggio che basterebbe a dare un libro. La vicenda di un italiano, Francesco de Martini. Giustamente il generale Mario Mori nella prefazione lo risalta sopra altri meriti del meritevole testo. Un eroe. Patriota, coraggioso, inventivo, stravagante, irregolare, scorrazza nel mondo africano, mediorientale come un’aquila, conosce la lingua, i costumi, le superstizioni. È spione a livelli assoluti, difende gli interessi italiani, sono costretti a decorarlo, ad avanzarlo in carriera, decoratissimo malgrado l’avversione che talvolta subisce dall’ufficialità burocratica. Viene dal nulla, conquista tutto. Se vi è piacere della lettura, della narrativa informata, ecco un libro soddisfacente per narratività e informazione.

(*) Spie. Dalla guerra di Troia alla Guerra fredda di Ulderico Piernoli, All Around, 2023, 368 pagine, 16 euro

Aggiornato il 28 maggio 2024 alle ore 17:30