Volge al termine una lunga giornata lavorativa di dicembre, fredda e colma di impegni; decido di alleggerirla con un aperitivo insieme ai colleghi e appena ci sediamo al tavolo squilla il cellulare. Un numero che non conosco ma non posso non rispondere, è una casa di produzione, mi chiede se è possibile utilizzare la nostra redazione per girare alcune scene di un video per un brano che andrà al Festival di Sanremo.
La cosa incuriosisce subito tutti e cerchiamo di prendere più informazioni possibili. Il brano dal titolo “Fragili” che invita a convivere con i propri mostri e ad accettare i propri difetti sarà presentato a Sanremo 2024 da “Il Tre” (artista della major Warner Music Italia), al secolo Guido Luigi Senia, rapper ventiseienne nato e cresciuto a Santa Maria delle Mole, alle porte di Roma, e con all’attivo 4 dischi di platino e 2 d’oro; nelle sue canzoni ha sempre affrontato temi come l’importanza per le piccole cose, il rimanere sempre fedeli a sé stessi nonostante i cambiamenti, la fragilità, la consapevolezza di sé, il credere nei propri sogni, l’attaccamento alla famiglia e agli amici di sempre. Proprio l’attaccamento alla famiglia composta dalla mamma, il papà e lui dà origine al suo nome d’arte; inoltre è nato il 3 settembre. Il video è prodotto da Borotalco tv in collaborazione con Red Lab Entertaiment per la regia di Mattia Di Tella, ambientato e girato per la maggior parte delle scene a New York con l’inserimento di una parte di storytelling girato al chiuso.
La curiosità è soddisfatta e accettiamo. Fissiamo un incontro per un sopralluogo e per definire tutti i dettagli e, subito dopo, una data giusta per le riprese. Ci troviamo così, in un sabato mattina come tanti, con la redazione de L’Opinione invasa da operatori, tecnici, assistenti di produzione, truccatrici, stylist, comparse e chi più ne ha più ne metta. Tanta gente per poche riprese; quasi tutti giovani e molto motivati, più di uno dà l’impressione di sapere il fatto suo. Chi si aspettava che dietro ad una/due scene di un video ci fosse così tanto lavoro? Nel giro di un’ora lo scenografo ha completamente trasformato la nostra redazione e... “ciak, si gira!”.
L’artista, un ragazzo dagli occhi dolci con un atteggiamento umile pronto ad ascoltare suggerimenti e consigli ma che sa bene quello che vuole, si confronta spesso con il regista per sapere se va bene, cosa cambiare per perfezionare la scena, e sempre pronto a ripetere la stessa sequenza più volte con entusiasmo. Una lunga mattinata per tutti che alla fine porta al raggiungimento dell’obiettivo: una rapina, con tanto di arma da fuoco, in un ufficio di un qualsiasi grattacielo di New York. Si torna alla realtà e non resta che aspettare l’uscita del video per vedere il risultato finale.
Ci siamo, il 7 febbraio è arrivato e dopo l’esibizione come trentesimo artista in gara de “Il Tre” sul palco del Teatro Ariston, alle due e trenta di notte il video è on-line (clicca qui per vedere il videoclip ufficiale). Un video sicuramente ben fatto e ricco di riferimenti cinematografici: lo storytelling si ispira a “Come un tuono” (film del 2012 – titolo originale “The place beyond the pines”) con Ryan Gosling; invece, i playback a New York si ispirano ad alcuni grandi classici come “C’era una volta in America” (1984) di Sergio Leone, con una scena girata Brooklyn nel quartiere Dumbo, e a “9 settimane e ½” (1986) con Mickey Rourke e Kim Basinger girato a Coney Island.
Possiamo dire che ne è valsa la pena attendere e che è stata una grande soddisfazione per noi sentirci in qualche modo parte di questo progetto artistico che speriamo porti fortuna nel prosieguo della carriera musicale de “Il Tre”.
Aggiornato il 12 febbraio 2024 alle ore 10:46