“Vivere solamente, vivere continuamente, vivere senza ricordo e senza rimpianto” così canta, ha vissuto e vive Vasco Rossi, oggi 72enne che celebra il suo compleanno postando sui social un’immagine stilizzata che lo vede imbracciare una chitarra mentre dietro si staglia il disegno di un drago e in sottofondo proprio il ritornello di Se ti potessi dire.
Il “Komandante” che nasce a Zocca, sull’Appennino modenese, di anno in anno continua a scrivere la sua storia personale ma anche artistica, considerando che quarantasette dei settantadue anni li ha trascorsi “sul palcoscenico” e per il momento non ha nessuna intenzione di scendere dal palco, per la gioia di tutti i suoi fan, infatti taglia questo importante traguardo in piena attività impegnato nella preparazione del prossimo tour che partirà il 2 giugno 2024.
Una vita vissuta tra forti emozioni, esperienze sulla sua pelle, raccontate nelle oltre 190 canzoni che sfiorano o colpiscono chiunque si trovi ad ascoltarlo almeno una volta nella vita. Sì, perché Vasco è quel bambino che a 13 anni vince il premio “Usignolo d’oro” (nota manifestazione canora modenese) per poi diventare colui che si è esibito in più di 800 concerti conquistando il record mondiale di spettatori paganti ad un concerto solista, il leggendario Modena Park 2017, tutto questo mettendo in ogni brano sensazioni e verità.
Nel suo lungo percorso di vita c’è un po’ di tutto, dall’esordio alla radio che lo porterà ad essere uno dei principali dj e radiofonici delle serate organizzate nei locali emiliani, fino all’arresto per droga nel 1984 passando per due partecipazioni al Festival di Sanremo: una nel 1982 dove arrivò ultimo con il brano Vado al massimo e l’anno successivo con Vita spericolata finendo penultimo davanti a Pupo.
Nel 2011 paga l’amaro prezzo della sua “vita spericolata” ed è costretto ad allontanarsi dalle scene per un periodo di lunghi ricoveri a causa di tre gravi malattie e una forte infezione, ma lui non demorde e dalla clinica informa i suoi fan scrivendo: “Adesso sta per nascere un Vasco nuovo, inedito, ancora più libero, più vivo e più solo… Ancora più folle, temerario… e scomodo! Esco di scena. Ma non dalla storia! Adesso cambio la forma, cambio la mira, mi lancio in una sfida nuova! Adesso alzo la posta! Adesso sono in trasformazione!”.
Passati due anni torna finalmente a calcare le scene dimostrando a tutti che le affermazioni scritte sui social network nel periodo di malattia/rinascita non sono solo parole ma fatti; regala due nuovi album e, dal 2013 ad oggi, una tournée negli stadi ogni anno.
Nonostante gli anni, gli innumerevoli live e gli alti e bassi della sua esistenza, ogni concerto è sempre un delirio di emozioni ed una garanzia. Si spegne lo stadio, si accende il palco e un cazzotto ti arriva forte nello stomaco riempiendoti gli occhi di lacrime ed il cuore di gioia. Ogni parola ti accarezza l’anima e tra gioie, ricordi e dolori la fa oscillare come su un’altalena.
Auguri per altri “72 senza rimpianto” Kom!
Aggiornato il 07 febbraio 2024 alle ore 20:01