Fino al 10 marzo, dal martedì al sabato (dalle 11 alle 19), sarà possibile visitare la mostra di Julio Le Parc – Melodia – negli spazi espositivi di Galleria Continua del prestigioso hotel The St. Regis Rome. Figura di spicco della scena artistica contemporanea internazionale, Julio Le Parc, argentino, classe 1928, vive e lavora a Cachan in Francia dal 1958 e nel 1959 inizia le sue prime sperimentazioni con la luce.
È un importante artista contemporaneo che ha rivoluzionato l’arte cinetica e l’Op art. È inoltre un convinto difensore dei diritti umani. L’opera di Le Parc vede l’eliminazione di ogni segno di interferenza manuale: infatti la sua cifra si basa su una propria gamma di 14 colori, la scala che aveva sviluppato alla fine degli anni Cinquanta e che utilizza puri e senza sfumature, combinandoli tra loro per ottenere il più ampio spettro cromatico possibile.
La sua particolare sperimentazione di materiale, colore e luce, così come la sua attenzione allo spettatore, lo caratterizzano come artista e come imprescindibile punto di riferimento per molti artisti contemporanei. All’inizio degli anni Sessanta, Julio Le Parc iniziò a esplorare elementi mobili, manipolando forme attraverso la trasmissione di luce. Nella mostra Melodia proprio gli spettatori sono, in qualche modo, oggetto di studio e di interesse poiché Le Parc vuole indagare il significato dello sguardo e del movimento degli spettatori stessi, tramite un coinvolgimento fisico mediante le sue opere mobili, i dipinti e le opere di luce.
Le Parc con la sua attività si interessa molto a quanto e come gli spettatori interagiscono e percepiscono l’arte, dando una ridefinizione dei ruoli dell’artista e del fruitore. La mostra propone anche una serie di dipinti, realizzati negli anni Ottanta, intitolata Modulations. La serie Continuel Mobile affronta temi come il movimento, l’instabilità e la probabilità, Sphère Noire è composta da quadrati neri lucidi attaccati a fili di nylon trasparente e sospesi da una struttura di legno. Tutta la sua opera, in definitiva è un mondo da scoprire.
Il lavoro artistico di Le Parc è originale e carico, non fosse che la sua personalità è quella di un uomo fuori dalle righe, si pensi che fu espulso dalla Francia nel maggio 1968, dopo aver partecipato all’Atelier Populaire e alle sue manifestazioni contro le grandi istituzioni. Come strenuo difensore dei diritti umani, ha lottato contro le dittature in America Latina. Nel 1972 rifiutò una retrospettiva al Museo d’Arte Moderna della città di Parigi, decidendo il destino a testa o croce.
Aggiornato il 31 gennaio 2024 alle ore 19:14