Topolino è costretto ad abbandonare il trono. È la prima volta dal 2016. Grazie a film come Oppenheimer, Super Mario e Fast X, nel 2023 l’impero cinematografico Universal ha spodestato la Disney al box office globale, in una impresa in cui nessuno studio era riuscito da quando nel 2016 il colosso di Anaheim era salito al primo posto. I 24 film distribuiti l’anno scorso da Universal hanno generato 4,91 miliardi di dollari in biglietti venduti in tutto il mondo, contro i 4,83 miliardi ricavati dalla Disney grazie ai 17 titoli. La corsa è stata al cardiopalma fino all’ultimo soprattutto nei mercati fuori dal Nord America: secondo l’Hollywood Reporter, ancora la settimana scorsa nessuno a Hollywood era in grado di pronosticare quale studio alla fine sarebbe arrivato in testa. Alla fine, il totale di incassi negli Stati Uniti e in Canada è stato di 1,94 miliardi di dollari per Universal, contro 1,9 miliardi di Disney. A livello internazionale il box office di Universal è stato di 2,97 miliardi contro 2,92 per la casa di Topolino. La Warner, forte dei 1,44 miliardi di dollari incassati Barbie, è arrivata al terzo posto quanto a quota di box office globale con 3,84 miliardi, seguita dalla Sony (2,09 miliardi) e Paramount (2,03 miliardi).
Il cambio della guardia in testa alla classifica è una vittoria per la presidente di Nbc Universal Donna Langley, nota per i suoi stretti legami con i cineasti e che è stata capace di attirare Christopher Nolan quando il regista di Oppenheimer si è stufato della Warner per la decisione di far uscire i film del 2021 in streaming. Nel 2023 Oppenheimer ha guidato la classifica dei film Universal al box office con 952 milioni di dollari in incassi globali, un record per un dramma biografico e il miglior risultato per il regista se si eccettuano i suoi due Dark Knight. Tra gli altri titoli che hanno portato Universal in testa c’è stato Super Mario con 1,36 miliardi globali (al secondo posto nel box office dell’anno dopo Barbie della Warner), mentre Fast X ha incassato 704,9 milioni worldwide consentendo alla major di occupare tre posti nella top five dei campioni di incassi dell’anno. La Disney aveva mantenuto il primato worldwide dal 2016 al 2022. Nel 2020, l’anno del collasso nelle sale a causa della pandemia, aveva ceduto il primo posto in Nord America alla Sony. La disfatta del 2023 è il culmine di un anno difficile per la casa di Topolino anche a causa dei magri risultati dei film Marvel e dei suoi studi di animazione. Nelle ultime settimane sono crollati al box office sia The Marvels che Wish: “Abbiamo perso la concentrazione”, aveva ammesso già in novembre il ceo Bob Iger promettendo agli investitori un nuovo impegno sulla qualità al posto della quantità.
Aggiornato il 04 gennaio 2024 alle ore 18:00