Fino al 21 aprile 2023 nelle Aule delle Terme di Diocleziano del Museo nazionale romano sarà possibile visitare la mostra Dacia. L’ultima frontiera della romanità. La mostra, a cura di Ernest Oberländer, direttore del Museo nazionale di Storia della Romania, e di Stéphane Verger, direttore del Museo nazionale romano, rappresenta la più importante e notevole esposizione di reperti archeologici organizzata dalla Romania all’estero con circa mille oggetti provenienti da 47 musei rumeni, dal Museo nazionale di Storia della Repubblica di Moldova, e ripercorre un periodo storico di oltre millecinquecento anni, dall’VIII secolo avanti Cristo all’VIII secolo dopo Cristo. La mostra racconta la costruzione della romanità, ripercorrendo gli scambi culturali e unendo numerosi reperti che ne raccontano l’evoluzione storica nel territorio dell’attuale Romania. Ad aprire il percorso, si trova il calco di una scena riportata sulla Colonna Traiana che ritrae tre arcieri Daci che tengono sotto tiro i romani.
A seguire si trovano capolavori come il Serpente Glycon da Tomis; il favoloso elmo d’oro di Cotofeneşti; l’elmo celtico in bronzo da Ciumeşti; il tesoro gotico di Pietroasele del IV secolo dopo Cristo; alcuni bracciali d’oro, le tavolette in bronzo della Lex Troesmensium e il donarium di Biertan. È presente in mostra anche una considerevole quantità di importanti reperti tra armi, vasi, ceramiche, monete, gioielli e corredi per i riti di magia, che in qualche modo raccontano e mostrano aspetti legati alla religione, all’arte, all’artigianato, al commercio e alla vita quotidiana della antica Dacia. L’esposizione mette in evidenza con chiarezza il reciproco influsso delle civiltà, racconta le trasformazioni profonde e il processo che ha portato alla creazione di quella precisa identità culturale, per un periodo che va dalla fine della prima età del ferro, fino agli inizi della civiltà europea attuale.
Si vivrà una sorta di viaggio millenario durante il quale vedere l’evoluzione dei popoli, la trasformazione di una parte della Dacia in provincia romana, l’integrazione di questa regione nel mondo romano, la sopravvivenza della civiltà anche dopo l’abbandono del territorio da parte dell’esercito e dell’amministrazione di Roma. La realizzazione della mostra è stata possibile grazie all’Ambasciata della Romania in Italia, in partenariato con il Museo nazionale di Storia della Romania e il Museo nazionale romano, al Ministero romeno della Cultura, al Ministero degli Affari Esteri della Romania, al Ministero della Difesa nazionale della Romania, all’Istituto culturale romeno tramite l’Accademia di Romania, al Ministero della Cultura italiano e alla Direzione generale Musei. Posta sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Romania e della Presidenza della Repubblica italiana.
Aggiornato il 23 novembre 2023 alle ore 13:01