C’è ancora domani di Paola Cortellesi apre la Festa del cinema di Roma. Il film d’esordio alla regia dell’attrice è ambientato in un momento storico particolare, ovvero nella seconda metà degli Anni Quaranta, nella Capitale. La Seconda guerra mondiale si è da poco conclusa e la Città eterna prova a superare l’orrore. Il film di e con Paola Cortellesi è un dichiarato omaggio ad Anna Magnani, scomparsa cinquant’anni fa e a cui è dedicata la locandina del festival. Cortellesi con accanto un Valerio Mastandrea marito-padre padrone nella Roma misera del primo dopoguerra, è una donna coraggiosa e determinata a cambiare il proprio destino. La direzione artistica di Paola Malanga e la presidenza della Fondazione cinema per Roma di Gian Luca Farinelli varano un programma denso di film, documentari e serie tivù. Il feeling con la platea cittadina è la ragione stessa dell’esistenza della Festa di Roma, un festival cittadino importante (fortissimo anche il legame con le scuole) come accade anche altrove: Berlino, Londra, Torino ad esempio.
Tra i film attesi in anteprima figurano: Mi fanno male i capelli di Roberta Torre, un film omaggio a un’altra grande attrice, Monica Vitti, “reinterpretata” da Alba Rohrwacher; Volare, esordio alla regia di Margherita Buy, una commedia autoironica sulla sua paura di prendere l’aereo; Cento domeniche di Antonio Albanese racconta l’Italia delle persone perbene, sempre a disagio nel nostro Paese; Nuovo Olimpo di Ferzan Özpetek, una storia d’amore di sguardi, sesso, appuntamenti mancati tra due uomini raccontata, con la complicità di Luisa Ranieri. Numerosi i film da non perdere (da altri festival): Il ragazzo e l’airone del maestro indiscusso dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki; Anatomia di una caduta di Justine Triet; La Passion de Dodin Bouffant di Trân Anh Hùng; Firebrand di Karim Aïnouz; La chimera di Alice Rohrwacher. Interessanti anche le serie tivù: Mare fuori 4 di Ivan Silvestrini, I leoni di Sicilia di Paolo Genovese; La storia di Francesca Archibugi; Suburræterna di Ciro D’Emilio. Tra i documentari in mostra vanno menzionati: Mur, esordio alla regia di Kasja Smutniak; Roma, santa e dannata, un viaggio nella notte romana in cui Roberto D’Agostino racconta all’amico Marco Giusti, ripresi da Daniele Ciprì, perché Roma è unica e infernale; Unfitting, corto d’esordio di Giovanna Mezzogiorno, con Carolina Crescentini attrice vessata; Enigma Rol di Anselma Dell’Olio, su Gustavo Rol, sensitivo torinese amico e consulente di tanti cineasti italiani. Anche la musica è protagonista alla Festa di Roma. Ci sono i Negramaro e Zucchero, l’omaggio a Giorgio Gaber, l’epica Bussola di Sergio Bernardini, Fela Kuti (raccontato da Daniele Vicari) e la riscoperta di Anita Pallenberg, modella, attrice, musa dei Rolling Stones (Brian Jones e Keith Richards) e poi compagna di Mario Schifano.
Aggiornato il 18 ottobre 2023 alle ore 19:25