La seconda stagione di And Just Like That avvince e convince. Dopo un incerto primo capitolo, lo spin-off di Sex and the City sorprende anche lo spettatore più esigente. Quasi tutti i personaggi risultano, finalmente, calibrati. D’altronde, dopo la morte di Big (Chris Noth) era arduo, per non dire impossibile per Carrie (una perfetta Sarah Jessica Parker), riuscire a superare il lutto e ritrovare una dimensione personale nuova. Non più antagonistica, rivendicativa. La seconda stagione, composta da 11 episodi visibili negli Stati Uniti su Hbo Max e su Max e in Italia su Sky, si riscatta, definitivamente, dal convitato di pietra rappresentato da Samantha (Kim Cattrall). And Just Like That 2, come la serie originaria, creata da Darren Star e diretta da Michael Patrick King (regista dell’ottimo film e dello sfortunato sequel), riesce a divertire e a emozionare. Come un tempo riusciva a fare Sex and the City. Il gruppo attorno alla protagonista e alle sue amiche storiche Miranda (Cynthia Nixon) e Charlotte (Kristin Davis) ora è più nutrito e strutturato. Ne fanno parte Seema (Sarita Choudhury), Lisa (Nicole Ari Parker), Nya (Karen Pittman), Che Diaz (Sara Ramirez), oltre alla conferma di Antony (Mario Cantone).
La serie tivù racconta, dalla prospettiva femminile, la lotta delle donne nella contemporaneità. Definisce il loro rapporto con la sessualità, il ruolo sul lavoro e nella famiglia. Donne libere e indipendenti protagoniste del loro tempo. Non solo mogli, madri e compagne. Ma portavoci, giustamente ambiziose, di un cambiamento reale della società. Carrie vende, ancora una volta, il proprio appartamento, per vivere in una casa più grande con l’amato Aidan (John Corbett). Miranda, dopo la burrascosa relazione con Che Diaz e un riavvicinamento al marito Steve (David Eigenberg), punta sul proprio lavoro. Che, seppure rappresenti il personaggio più complesso, è vittima di un arco narrativo debole. Charlotte si ribella alla propria condizione di madre e moglie devota e torna a lavorare in una galleria d’arte. Seema, facoltosa agente immobiliare, si mostra finalmente innamorata. Lisa, regista di documentari, dopo un’inaspettata gravidanza, non cade preda dei rimorsi. Nya, docente universitaria, decide di vivere le proprie gioie senza condividerle con un uomo accanto. Anthony dice addio alle proprie convinzioni sessuali e si abbandona sentimentalmente alla nuova fiamma, Giuseppe (Sebastiano Pigazzi).
In occasione del varo del capitolo secondo erano stati annunciati due ritorni: il primo, romantico, di Aidan; il secondo, improbabile, di Samantha. Mentre l’incontro di Aidan e Carrie risulta essere reale, doloroso e infine, appassionato. Il confronto della protagonista con la sua acerrima amica suona come un’incombenza burocratica da sbrigare rapidamente. Una nota totalmente stonata. La scena in questione è stata girata con Parker e Cattrall in luoghi diversi, debitamente lontane l’una dall’altra, tanta è l’idiosincrasia reciproca che ormai le guida. La fugace apparizione della fascinosa e irrequieta Samantha certifica l’impossibilità di un ritorno in pianta stabile nel quartetto di amiche. Un fatto è certo: l’obiettivo di And Just Like That riguarda il modo nuovo che governa le sconfitte, i successi e le aspettative dei personaggi principali. Dopo i cinquant’anni è ancora possibile puntare sui propri sogni: professionali, artistici e sentimentali. La condizione necessaria è mettersi sinceramente in discussione. Le premesse per un’interessante terza stagione, già confermata, sono assolutamente giustificate.
Aggiornato il 13 ottobre 2023 alle ore 21:11