Liliuokalani nasce il 2 settembre 1838 con il nome di Lydia Kamaka’eha ad Honolulu, Hawaii. È conosciuta anche come Lydia Kamakaʻeha Pākī. Nasce da una famiglia hawaiana di alto rango e viene adottata da un’altra. Una tradizione hawaiana racconta che venne adottata da Abner Pākī e da sua moglie, Laura Kōnia (una nipote del re Kamehameha I). Si sposa il 16 settembre del 1862 con John Owen Dominis, governatore reale di Oʻahu e Maui. È designata erede la nipote Victoria Kaʻiulani (1875-1899). Ma Victoria muore prima di Liliuokalani.
Frequenta la scuola missionaria Royal School dove si insegna solamente in lingua inglese. Riceve una buona educazione musicale. È cantante talentuosa. Legge facilmente la musica. Suona diversi strumenti (chitarra, l’autoharp, il pianoforte e la cetra). Canta con talento. Eccelle come compositrice e paroliere di oltre 150 canzoni. Alcune composizioni sono diventate punti fermi della cultura hawaiiana. Scrive l’inno nazionale “He Mele Lāhui Hawaiʻi”.
Durante il suo ruolo di reggente, in assenza del re in giro per il mondo, si attiva per la realizzazione di un efficiente sistema scolastico. Chiude immediatamente i porti in presenza di una epidemia di vaiolo. Il blocco provoca lo scontento e la feroce ostilità dei coltivatori di canna da zucchero. Assieme alla regina di Kalakaua si reca nel 1887 in Inghilterra per essere presente al Golden Jubilee della Regina Vittoria. Durante il viaggio arriva la notizia che il re è costretto da una milizia armata a sottoscrivere una costituzione passata alla storia come “Bayonet Constitution” con la quale la monarchia è privata di tutti i poteri.
Con la morte del re Kalakaua nel 1891, Liliuokalani è la prima donna a salire sul trono ereditandolo dal fratello Kalākaua, il 17 gennaio 1891. Diventa la prima monarca femminile del Paese. Tenta immediatamente di modificare la costituzione delle Hawaii per restituire i poteri alla monarchia.
Molti americani ed europei residenti nel Regno delle Hawaii e riuniti in un “Comitato di sicurezza” fanno circolare la notizia che la sovrana ha di fatto abdicato attentando alle garanzie costituzionali. Su ordine del ministro John Leavitt Stevens, la società Uss Boston stabilisce la sua sede alle Hawaii per proteggere gli interessi commerciali americani. È di fatto una annessione.
Con il sostegno di un ministro Usa, John Stevens organizza un colpo di Stato. Liliuokalani viene detronizzata da un gruppo di piantatori di zucchero, da un funzionario statunitense e con l’intervento di un contingente di marines statunitensi, ufficialmente inviati per proteggere le vite degli americani, ma di fatto stanziati nel palazzo reale!
Per evitare spargimenti di sangue la regina tenta di avere il sostegno del presidente americano Grover Cleveland per recuperare il trono. Il presidente non riesce ad aiutarla. Nel 1894 i golpisti instaurano la Repubblica delle Hawaii. La ex regina viene arrestata per tradimento nel tentativo di organizzare una insurrezione. Dopo un periodo di arresti domiciliari Liliuokalani il 24 gennaio 1895 firma la sua abdicazione e chiede la grazia per i ribelli.
Con la fondazione del movimento per combattere l’annessione “Oni pa’un” (Stand Firm) la ex regina invierà agli Usa una sequenza di appelli inascoltati. Dopo questa ulteriore sconfitta Liliuokalani si ritira a vita privata ricevendo una modesta pensione. Il 7 luglio 1898 le Isole Hawaii diventano uno Stato degli Usa.
Nella sua residenza la ex regina riceve molte visite dalle isole e dall’estero. Muore a 79 anni a causa di un ictus l’11 novembre 1917. Le riconoscono il diritto al funerale di stato. È sepolta nel Mausoleo Reale di Mauna ‘Ala.
Il Congresso Usa ha infine approvato una risoluzione nel 1993, scusandosi formalmente “con i nativi hawaiani a nome del popolo degli Stati Uniti per il rovesciamento del Regno delle Hawaii il 17 gennaio 1893”.
La Risoluzione Usa è disponibile qui
Aggiornato il 05 ottobre 2023 alle ore 13:11