Doppia vita di Giorgio Molteni è un cortometraggio che affronta il fenomeno della violenza di genere e dei femminicidi. È la storia di Filippo e Alice, che si conoscono durante una cena tra amici comuni. Tra i due nasce una storia d’amore intensa. Ma sin da subito alcuni atteggiamenti e comportamenti di Filippo preoccupano Alice. Le riprese iniziano a Cagli, un piccolo comune che sorge nella provincia di Pesaro e Urbino, il 26 e il 27 settembre. È coinvolta una squadra davvero talentuosa di professionisti guidati dal regista ligure. Nel 1982 dirige il suo primo lungometraggio intitolato Un gusto molto particolare, che però non trova distribuzione. Dopo aver lavorato a lungo in Rai come regista di documentari e servizi per il telegiornale, nel 1987 gira Aurelia, con Maddalena Crippa e Fabio Sartor, che ottiene vari riconoscimenti ai Festival di Locarno e al Festival di Annecy. In seguito, lavora sia in ambito cinematografico che in ambito televisivo, dirigendo film come Il ritorno del grande amico (1990), Terrarossa (2001), Il servo ungherese (2004), Bologna 2 agosto... i giorni della collera (2014) e le serie televisive come Cuori rubati (2002-2003), Sottocasa (2006), Capri (2008). La sceneggiatura del corto Doppia vita è firmata da Beatrice Tomagnini, che affronta la questione in modo innovativo e audace. Il cortometraggio vede come protagonisti Luce Cardinale, Mirko Frezza, Roberto Siepi e Francesca Guidi.
La produzione è curata da Auromovie, una società di produzione cinematografica nata grazie all’iniziativa della ceo Alessandra Scardellato e del figlio, Mattia Pantaleoni. Scardellato sostiene che il corto rappresenti “un nuovo modo di affrontare un tema delicato come la violenza domestica e di genere, spesso trascurato. La concezione registica dell’opera consiste nell’utilizzare gli occhi del carnefice per esplorare la psicologia di chi commette tali atti, andando oltre il mero atto violento. L’obiettivo è portare alla luce la normalità apparente con cui una persona del genere agisce. Questo è anche il tormento che affligge la maggior parte delle vittime di violenza e abusi: più della rabbia e forse anche più della vergogna, cercano di capire cosa può spingere un essere umano a commettere tali atrocità”.
La coproduzione è affidata a Settembre Produzioni, società fondata da Carla Finelli, che da anni opera nell’ambito dell’audiovisivo, dell’industria cinematografica e televisiva a tutto tondo. La coproduzione coinvolge anche la produttrice Monica Bertolucci, Reylu, Imagine The Stars e l’Associazione Il coraggio onlus. Francesca Guidi svolge le funzioni di location manager. Mentre la financial manager è Sonia Giacometti: “Il patrocinio e il sostegno delle istituzioni della Regione Marche e del Comune di Cagli – sottolinea – hanno reso possibile la realizzazione agevole di questo progetto, dimostrando un’eccezionale collaborazione. Le Marche, terra laboriosa, si rivelano una gemma unica per il suo pregio culturale e paesaggistico senza eguali”.
Spesso questa violenza è trattata come un fenomeno isolato o attribuita a individui devianti, mentre in realtà è un problema ben radicato nella società. L’obiettivo è di sensibilizzare il pubblico e di promuovere un cambiamento culturale che possa quanto meno diminuire questo flagello della società. Le statistiche riguardanti il fenomeno della violenza di genere e dei femminicidi sono eloquenti. Secondo quanto riportato da uno studio condotto dal Ministero dell’Interno, nei sei mesi scorsi sono stati registrati ben 129 omicidi, di cui 45 riguardano donne. Di queste, 37 sono state uccise in contesti familiari. Mentre l’anno scorso tra i 329 omicidi commessi, 125 hanno riguardato il sesso femminile (39 per cento), di cui 103 effettuati in ambito domestico.
Aggiornato il 07 settembre 2023 alle ore 16:00