Visioni. “Romantiche”, l’autoironico sguardo di Pilar Fogliati

Romantiche è il folgorante esordio alla regia di Pilar Fogliati. Una commedia in cui la talentuosa interprete dà il volto a quattro personaggi, quattro lingue, quattro sguardi diversi. Dopo l’uscita in sala a febbraio, il film, prodotto da Indiana Production e Vision Distribution, approda su Prime Video e Sky. Eugenia Praticò è una giovane sceneggiatrice palermitana arrivata al Pigneto, quartiere romano alternativo, per realizzare il proprio sogno: la produzione del suo copione, Olio su mela. Nonostante i numerosi fallimenti, la ragazza non demorde sfoderando un lodevole spirito combattivo. Uvetta Budini di Raso è un’aristocratica che vive nel centro storico della Capitale, alla ricerca di evanescenti emozioni sensoriali, flirta con un cugino e decide di lavorare in una panetteria. Michela Trezza di Guidonia, fidanzata di un carabiniere, è una ragazza semplice. Alla vigilia delle nozze, incontra un amico d’infanzia che ha sempre adorato. Tazia De Tiberis è una prepotente pariolina che dispensa consigli di vita alle amiche. Intanto, vive una complicata relazione sentimentale con il compagno. Il trait d’union delle quattro giovani donne è una psicanalista, la dottoressa Valeria Panizzi, interpretata da una divertita Barbora Bobulova.

Pilar Fogliati, trentenne romana nata ad Alessandria, premiata con il Nastro d’argento per la Migliore attrice in un film di commedia, decide di correre il rischio del trasformismo. Una strada in cui il mito, inarrivabile, è rappresentato dall’indimenticabile Monica Vitti. Anche se la parabola autoriale dell’esordiente regista ricorda maggiormente quella di un mattatore come Carlo Verdone, protagonista di una serie di memorabili ritratti nei primi anni Ottanta. Non a caso, la firma del cineasta Giovanni Veronesi come coautore del soggetto e della sceneggiatura (scritta insieme a Fogliati e a Giovanni Nasta), la citazione di una canzone di Francesco Nuti e la dedica all’attore toscano, costituiscono un omaggio alla commedia all’italiana. Anche se l’umorismo di Fogliati ricorda la fragile e tagliente protagonista della serie di culto Fleabag, della britannica Phoebe Waller-Bridge.

Bisogna ammettere che Fogliati, la cui vocazione comica è di indiscutibile efficacia, è artefice di una visione del mondo autoironica e femminile che mancava al nostro cinema. È affascinante anche la complessità dei quattro personaggi messi in scena dalla regista. Quattro coetanee appartenenti a classi sociali diverse dotate di naturale tenerezza, esasperata gestualità e orgogliosa tenacia. L’autrice sa cogliere perfettamente lo spirito del tempo. Sono numerose le battute irresistibili pronunciate da Eugenia, Uvetta, Michela e Tazia, tra tormentoni e arditi giochi di parole. La regista si segnala anche per l’ottima direzione degli attori. La sensuale Diane Fleri veste i panni della cinica scrittrice Susanna Celeno. Rodolfo Laganà è il sardonico fornaio Mario Tozzi. La cantante siciliana Levante, quasi una gemella di Fogliati, che appare nel ruolo di se stessa, firma la bella colonna sonora del film. Maria Chiara Centorami interpreta la comprensiva escort Rula. Giovanni Toscano, già visto in Notti magiche di Paolo Virzì, è l’evanescente Sanis. Romantiche è indubbiamente un assolo cinematografico che mette in evidenza l’eccezionale talento comico di Pilar Fogliati. 

Aggiornato il 01 settembre 2023 alle ore 20:02