Cinema, una commedia surreale con Castellitto e Lundini

Il più bel secolo della mia vita segna il debutto del regista Alessandro Bardani. Il film, presentato al Giffoni Film Festival e nelle sale dal 7 settembre, mette insieme il talento d’attore di Sergio Castellitto, la vena surreale di Valerio Lundini e la musica d’autore di Brunori Sas. Il lungometraggio racconta la storia di un incontro tra un ragazzo ferito a morte e un anziano baciato dalla vita: Lundini (al suo battesimo da protagonista) e Castellitto (nei panni di un centenario) regalano una commedia originale, tra risate e tenerezza. “Ci siamo molto divertiti – ha raccontato Castellitto – Valerio è una sorpresa formidabile. È stato bello tenere insieme la sua personalità non da attore tradizionale, e mischiarla con un attore più certificato come me”.

Landini ha sottolineato che si tratta della “prima cosa che faccio non scritta da me. Avevo visto lo spettacolo da cui è tratto il film, conoscevo Alessandro. E poi Sergio non mi è sembrato uno scappato di casa. È sempre meglio lavorare con qualcuno più bravo di te, mi dispiace che questa volta a lui non sia successo”. Bardani ha commentato: “Da un lato un centenario è un personaggio di per sé fiabesco, che però al tempo stesso ha tanta vita addosso. Dall’altro Giovanni è un personaggio reale che grazie a Valerio e al suo stile mischia elementi di realtà e surrealtà. Stanno bene insieme”.

Felice di questa esperienza, Castellitto ha raccontato la sua visione della storia: “Un film riuscito, questa è la mia recensione, perché riesce ad essere credibile utilizzando la favola, che è uno degli strumenti narrativi tra i più complessi.   Se qualcuno cerca incongruenze è sbagliato, perché l’intento era proprio quello di unire il reale e il surreale. È una commedia umana divertente con tante risate assicurate, eppure parla di morte, dell’attesa della morte. La canzone di Brunori diventa un piccolo inno morale del tema del film”.

Aggiornato il 24 luglio 2023 alle ore 15:26